Il gestore di una sala slot si è rivolto alla Cassazione per contestare la condanna per il reato di peculato stabilita dalla Corte di Appello di Brescia. I giudici della Suprema Corte ricordano che entrare in possesso del provento delle giocate, destinato al pagamento del Preu, nonché di materiale consegnatogli per l’esercizio dell’attività “integra il delitto di peculato la condotta del gestore o dell’esercente degli apparecchi da gioco leciti di cui all’art. 110, sesto e settimo comma, TULPS, che si impossessi dei proventi del gioco, anche per la parte destinata al pagamento del Prelievo Erariale Unico (PREU), non versandoli al concessionario competente, in quanto il denaro incassato appartiene alla pubblica amministrazione sin dal momento della sua riscossione”. Con questa motivazione confermano la condanna per peculato per il gestore della sala slot. ac/AGIMEG