“Non esiste alcun motivo se non quello ideologico per cui anche le attività di gioco non possano tornare a lavorare, con protocolli di sicurezza che garantiscano la distanza tra un giocatore ed un altro”. E’ quanto si legge in una nota Agcai. “Specialmente con la riapertura al chiuso dei locali pubblici, le aziende di gestione di slot hanno bisogno di riprendere a lavorare dopo mesi di chiusura. A tale proposito la nostra associazione propone di riaprire il mondo del gioco pubblico in sicurezza attraverso il ritorno al vecchio contingentamento degli apparecchi di intrattenimento, sia negli esercizi art. 86 che in quelli art. 88. I governatori se ne facciamo portavoce. Le attività di gioco sono autorizzate dallo Stato e lo Stato stesso deve tutelarle, come si tutelano tutte le altre attività. La politica non deve lasciare nella disperazione migliaia di famiglie”. lp/AGIMEG