Il giudice del Tribunale Civile di Roma ha fissato al prossimo 5 dicembre l’udienza della causa che vede 437 gestori contro le società concessionarie della rete delle slot per le richieste relative alla quota di prestazione patrimoniale della Legge di Stabilità 2015. I gestori chiedono di accertare se sono tenuti a versare la quota parte di prestazione patrimoniale da Legge Stabilità 2015 nella misura indicata dai concessionari, così come di accertare se i concessionari avrebbero posto in essere condotte illecite in quanto espressive di intese anticoncorrenziali, di un abuso di posizione dominante, di un abuso di dipendenza economica o di un abuso di diritto. Gli operatori chiedono quindi di inibire ai concessionari la “prosecuzione di tali condotte, pena il pagamento di una somma quantificata in Euro 10.000 per ciascuna eventuale violazione e per ciascun attore”. Per i gestori infatti le proposte di rinegoziazione provenienti dai concessionari sarebbero unilaterali e contravverrebbero al dovere generale di buona fede. Da qui la richiesta di accertare se sono validi ed efficaci fra le parti i contratti per come in essere alla data di entrata in vigore della Legge di Stabilità e che i concessionari sono obbligati a rinegoziare in buona fede i contratti e condannarli a farlo senza imporre condizioni unilaterali. Va detto che il Tribunale Civile di Roma si è già espresso sulla questione dando ragione alle società concessionarie. lp/AGIMEG