Italia sotto i riflettori dell’European Gaming Congress, kermesse internazionale che quest’anno ha dedicato al gaming in Italy una intera giornata per aprire il confronto sullo stato dell’arte in ambito politico-normativo, tecnologico ed economico, con il contributo di alcuni dei più autorevoli nomi del settore internazionale.
Quasi fisiologica, quest’anno, la scelta di riunire proprio in Italia operatori, azionisti, addetti ai lavori, fornitori di servizi e management da tutta Europa, visto il fermento e le incertezze degli ultimi mesi. Per questo, nella programmazione dell’evento, i dibattiti principali sono stati Focus on Italy (compliance panel discussion) e Marketing for Operators in Regulated Markets, che hanno visto la rispettiva partecipazione di Maurizio Bernardo (Senior Strategic Advisor SKS365) e Francesco Gaziano (Chief Marketing Officer e Country Manager Italy SKS365).
“In un contesto come quello del gioco pubblico, dove mercato e attori sono in continua e rapida evoluzione, non si può non puntare a una regolamentazione unica e capillare, al fine di penetrare il territorio attraverso azioni di gestione e di controllo da parte delle istituzioni e delle Autorità tutte e, in questo senso, i grandi assenti sono i Comuni – ha detto Bernardo nel suo intervento mattutino, focalizzato sulle conseguenze del Decreto Dignità e sul mancato effetto del distanziometro, lanciando una proposta – Il ruolo dei Comuni è fondamentale per una legge quadro che disciplini in maniera razionale e omogenea la dislocazione dei punti vendita sul territorio. Una macchina ideale, che tenga conto delle diverse esigenze e di tutti gli attori locali e nazionali, potrebbe persino essere in grado di autoalimentarsi: basti pensare a cosa potrebbe significare includere i Comuni e gli enti locali nel gettito, mirando a istituire un circolo virtuoso nel quale parte degli introiti potrebbero essere destinati alla prevenzione della ludopatia e alla formazione sul gioco responsabile.”
Nel pomeriggio, è stata la volta di Gaziano, intervenuto sull’aspetto più legato agli operatori: “In un contesto in cui le attività di comunicazione sono drasticamente ridotte, dobbiamo puntare sulla riconoscibilità e affidabilità del prodotto da un lato, e su un approccio etico e consapevole a tutti i livelli, soprattutto a livello fisico – ha proseguito Gaziano, facendo riferimento all’importanza del retail per l’identità di ciascun operatore – Oggi più che in passato è necessario ‘metterci la faccia’, che in questo caso si traduce nel modo in cui ci si presenta al pubblico e al cliente su tutto il territorio nazionale. Perciò non potevamo mancare a questo appuntamento per fare sentire anche la nostra voce in una fase così cruciale per il mercato italiano e non solo, visto che questo European Gaming Congress è la testimonianza che l’importanza dell’industry Made in Italy va ben oltre i confini del nostro Paese”. lp/AGIMEG