Rafforzare le misure per le zone gialle, con l’obiettivo di ridurre i contatti tra le persone; zone rosse locali con misure più stringenti e severe; chiusure nei fine settimana. Sono alcune delle indicazioni che gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno dato al governo. Estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibile. “Non si vaccina quando c’è alta trasmissione del virus perché così facendo si favorisce l’emergere di varianti resistenti al vaccino. Per questo credo che il provvedimento sul tavolo del Cts vada nella direzione giusta, cercare di spegnere la trasmissione e cercare di vaccinare più persone possibili”, ha detto Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, intervenendo durante la trasmissione Agorà su Rai 3. “Rispetto alle possibili soluzioni secondo Crisanti “è improponibile un lockdown generalizzato seguito da altro lockdown e altro lockdown. Ci vuole un piano chiaro preciso e che sia l’ultimo. Per farlo serve un piano nazionale finanziato per il monitoraggio delle varianti e potenziare il sistema di sorveglianza perché anche tra se qualche mese saremo vaccinati, non sarà così nel resto del mondo e dobbiamo assicurare agli italiani la possibilità di potersi spostare all’estero”. “Se chiedete la mia posizione su un lockdown nazionale, penso che adesso non serva qualcosa di generalizzato. Vanno guardati i dati di settimana in settimana. Sicuramente un rafforzamento di alcune misure è necessario. Nel frattempo la vaccinazione va avanti. Non sono favorevole a un lockdown generalizzato ma a misure chirurgiche più o meno ampie a seconda delle aree, aspetterei che si pronunci il Cts. Un rafforzamento in alcune aree del Paese vi è già stato con le nuove Regioni che hanno cambiato colore”, ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5S). cdn/AGIMEG