dai nostri inviati – “Microgame ha una grande quantità di clienti e per noi è importante fornire i migliori prodotti possibili. Vediamo che c’è una grande crescita degli instant games, ma vediamo anche delle richieste di nuovi giochi da parte delle giovani generazioni. I giochi tradizionali sono ancora centrali, ma è già visibile uno spostamento verso nuovi giochi e nuovi modi di giocare. Per un’azienda come la nostra è veramente importante capire i trend del mercato per accontentare le richieste di tutti”. È quanto ha detto il CCO di Microgame, Diego Mendez, durante il panel “Creativity and Content: what does it take to be competitive in Italy” al SiGMA Europe.
“L’Italia è un mercato molto importante e sta facendo importanti passi verso il gioco responsabile, anche a causa delle regolamentazioni in atto. Il punto focale sarà trovare gli strumenti giusti da parte delle piattaforme per tutelare nel miglior modo possibili i consumatori. Microgame, a questo proposito, ha certificato una nuova piattaforma. Le nuove tecnologie possono essere molto utili, basti pensare all’intelligenza artificiale che è in grado di predire possibili comportamenti sbagliati oppure personalizzare al meglio l’offerta per ogni giocatore”.
“Abbiamo bisogno di prodotti omnichannel che riescano a funzionare sia online che nelle sale da gioco fisiche. Un esempio importante potrebbe essere lo strumento che indica in quale gaming hall è possibile trovare lo stesso prodotto che si è gradito online”, ha detto.
“Il settore dei Live Casino sta crescendo e c’è un nuovo provider che sta entrando nel mercato. Questo è molto positivo perché la concorrenza migliora sempre la qualità dei prodotti. I tavoli standard come roulette e blackjack riescono ad essere sempre più personalizzati e notiamo che ai giocatori sta piacendo molto”.
“In un mercato come quello italiano dobbiamo essere attenti a due cose: al gioco responsabile e avere uno sguardo attento di come il mercato cambia in altri Paesi. Un mercato regolamentato come quello italiano ci mette sempre un po’ più di tempo ad adattarsi rispetto agli altri”.
“Ciò che vorrei chiedere ai regolatori è quello di aiutati gli operatori e provider ad avere una voce e realizzare delle normative che siano in grado di adattarsi all’evoluzione del mercato“, conclude. ac/AGIMEG
