Fratturavano e mutilavano arti in cambio di denaro a persone con criticità economiche; poi intascavano i soldi delle assicurazioni. Con questa strategia, in Sicilia, la banda degli spaccaossa si arricchiva sulla pelle di persone povere o con deficit mentale. E’ quanto emerso nell’operazione Tantalo 2 a Palermo e a Trapani in cui sono state arrestate 42 persone, accusate di lesioni gravi, usura, estorsione, peculato, truffe assicurative e auto-riciclaggio. Sono invece 250 gli indagati per un totale di ben 159 capi d’imputazione. Secondo gli investigatori il giro d’affari della banda superava 1,6 milioni di euro. Inoltre, insieme alle misure cautelari personali, “all’esito di complesse e articolate investigazioni economico-finanziarie, è stata ricostruita la capacità contributiva lecita dei soggetti aventi ruolo apicale in seno alle organizzazioni criminali, che risultava assai modesta rispetto all’effettivo tenore di vita condotta”. “L’ingiustificata sproporzione è stata posta alla base di un ulteriore provvedimento di sequestro emesso d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Palermo al quale si è dato corso e con il quale sono state sottoposte a sequestro tre società, tra cui un bar con una sala biliardo e annessa sala slot e centro scommesse, un gommone con motore fuoribordo, due autovetture, una moto di grossa cilindrata, conti correnti bancari, polizze assicurative e liquidità per un valore complessivo di stima di oltre mezzo milione di euro.” cdn/AGIMEG