Nel panorama calcistico italiano, la Serie A ha preso una posizione ferma e decisa riguardo alla propria struttura futura. In una giornata chiave, una schiacciante maggioranza di società ha votato per mantenere il campionato a 20 squadre, inviando al Governo un documento di indirizzo per riformare il calcio italiano.
Durante l’assemblea tenutasi ieri, infatti, 16 delle 20 società di Serie A hanno espresso un netto rifiuto alla proposta di ridurre il numero di squadre partecipanti al campionato a 18. Tra le voci contrarie spiccano quelle di grandi club come Juventus, Inter, Milan e Roma, che precedentemente avevano manifestato supporto alle riforme proposte dal presidente della FIGC, Gravina.
Il Documento di Riforma
Il documento inviato al Governo enfatizza la necessità di una serie di riforme strutturali e operative nel calcio italiano, tra cui:
- Infrastrutture: Modernizzazione delle strutture esistenti, considerate ormai obsolete.
- Economia: Aumento dei ricavi e riduzione dei costi, con proposte quali l’introduzione di un salary cap per i giocatori e la richiesta di aiuti economici dal governo.
- Sviluppo: Focalizzazione sui settori giovanili, il calcio femminile e l’integrazione con il sistema scolastico.
Focus su betting e pubblicità
Tra le proposte più discusse:
- Regolamentazione delle Scommesse: La Serie A chiede una revisione delle normative sul betting, inclusa una quota del volume delle entrate dalle scommesse da destinare al calcio.
- Rimozione del Divieto di Sponsorizzazione: Sollecitazione al Governo per abolire il divieto di sponsorizzazione da parte delle aziende di scommesse, apportando una fonte di finanziamento cruciale per i club.
Riforme strutturali e regolamentari
Altri punti salienti del documento includono:
- Multiproprietà: Apertura verso la possibilità di multiproprietà dei club, vietate dal 2028-29.
- Secondi Squadre e Norme sugli Extracomunitari: Proposte per puntare sulle seconde squadre e la revisione delle politiche sugli extracomunitari.
- Ruolo nella Federcalcio e Modifiche alla Coppa Italia: Maggiore peso della Serie A nelle decisioni federali e possibili cambiamenti al format della Coppa Italia.
- Salary cap: Proposta di ridurre lo stipendio dei giocatori, abbando i salari in caso di retrocessione.
- Taglio squadre professionistiche: 100 sono troppe, richiesto quindi il taglio, ma non in quelle di A.
Prossimi step
Lorenzo Casini, presidente della Serie A, porterà le proposte di riforma alla prossima riunione con le componenti federali a Roma, segnando l’inizio di un dialogo costruttivo verso il cambiamento. Nel frattempo, la Federcalcio ha programmato ulteriori incontri e un’assemblea straordinaria per discutere e, potenzialmente, approvare le riforme proposte. sb/AGIMEG