Senato, Istituzione dell’Agenzia autonoma per l’ippica: ecco le audizioni di UPT, FEDERNAT, SIAG e CIGA

“Analizziamo i quattro punti fondanti per il rilancio ippico: Primo punto, già attuato dal Parlamento: La creazione di un punto di riferimento dedicato all’interno del MIPAAF che si è concretizzato con l’istituzione della DIREZIONE GENERALE DELL’IPPICA. Tale passo lungi dall’essere in contrasto con le finalità del DDL 2189 pone invece una necessaria sinergia tra la funzione di indirizzo e controllo sulle dinamiche del comparto proprie del Ministero e con l’agilità operativa proprie di una Agenzia. Secondo punto, in via di attuazione, tramite l’esercizio della “DELEGA PER IL RIORDINO DEI GIOCHI” presentata dal sottosegretario Freni potrebbe permettere un totale riassetto delle scommesse ippiche che oggi non si dimostrano al passo con le richieste degli scommettitori, oltre a un incremento dei punti di raccolta delle scommesse ippiche. I punti tre e quattro sono quelli che saranno introdotti da questo DDL: ü La creazione di una Agenzia Autonoma che possa affrancare il MIPAAF dai compiti strettamente tecnici, affiancando la neo formata DIREZIONE GENERALE sia nella messa a disposizione in tempi rapidi delle ricorse economiche disponibili agli operatori ed alle società di corse, sia nella gestione rapida ed efficace della giustizia sportiva sia nel predisporre piani allevatoriali, calendari e circolari di programmazione pluriennali. La riorganizzazione nel reperimento delle risorse ippiche, partendo dalle basi legislative già presenti aggiornandole ed incrementandole, facendo in modo che nel periodo di completamento della riforma delle scommesse il comparto possa far affidamento su fondi sufficienti e si possa arrivare ad una autonomia economica in un tempo ragionevolmente breve. L’ippica per quasi 70 anni ha generato da sé le risorse per il suo sviluppo e la sua sopravvivenza e questo è l’obbiettivo da raggiungere anche ora”. E’ quanto sottolineato nella memoria dell’Unione Proprietari Trotto in audizione al Senato riguardo l’Istituzione dell’Agenzia autonoma per l’ippica e disposizioni per la riforma del settore.

“Per il trotto, il Dipartimento Tecnico (ex Ente Tecnico) deve avere gli strumenti per una programmazione delle corse e i relativi orari, nonché la gestione dei Gran Premi. Attualmente, in una giornata di corse con quattro campi, due sono in contemporanea. Rivisitazione Regolamento Corse. Vista l’importanza che i Rappresentanti delle Categorie avranno nella nuova Agenzia, le medesime dovranno essere dotate di libro Soci certificato e con le firme in originale dei partecipanti. Inoltre, le elezioni dei Rappresentanti dovranno svolgersi in presenza di Funzionari dell’Ente o di Notai. TRIS, QUARTE’, QUINTE’. Unica raccolta con vari premi (vedi Francia) ove questa scommessa è il pilastro del PMU. Ricordo solamente che le modifiche chieste dalle categorie sono ferme da circa 10 anni. Per la ripresa vanno fatte immediatamente. La raccolta va estesa a tutto il pubblico, come era una volta, nei bar e affini (vedi Francia). Vendere questo prodotto solo nelle Agenzie Ippiche e nei Corner non può avere un futuro in quanto è a disposizione solo di persone dedite alla scommessa e non vi sarebbe promozione presso il largo pubblico. ANTIDOPING Non si può far finta che le regole siano per un altro: vedi gli esami al bicarbonato, i quali sono tutti falsi visto che le analisi vanno eseguite entro le tre ore, quindi fare i prelievi è una rapina di denaro verso l’Ente. La Procura non può fare continuamente marchette, esempio: se un guidatore è affetto da una dotato di prescrizione medica presentata al rinnovo della licenza, ad ogni esame risulterà positivo, ma la Procura non archivia il caso ma lo passa alla Commissione di Disciplina di Primo Grado. Questa si chiama marchetta. Vista la formazione dell’Albo nazionale per i Veterinari, costoro dovrebbero essere responsabili anche delle cure praticate ai cavalli in caso di doping. Oggi la colpa è sempre dell’Allenatore. Ottimo il programma per le risorse finanziarie all’Agenzia ma va rivista la Legge Zaia, in quanto era destinata a finire. Collegato con i finanziamenti l’annoso problema del pagamento dei premi vinti dai cavalli e delle percentuali di spettanza agli Allenatori e Guidatori. Vergognosamente, oggi i premi vinti fatturati hanno 13 mesi di ritardo e quelli erogati al 4% 7 mesi: non è da Paese civile. TELEVISIONE. Visto che oggi abbiamo a disposizione un canale in chiaro sul digitale terrestre, ottima l’idea che renda e non costi ma come è strutturata oggi non funzio na. Deve essere professionale, con servizi di contorno, non solo cronache e riprese del cuoio capelluto dei giornalisti presenti in studio. Ricordiamo che tanti proprietari di cavalli gestiscono Ditte anche importanti ma per diventare sponsor devono avere un ritorno d’immagine; tanti anni fa il Trofeo Cynar ne era una dimostrazione. FORMAZIONE di corsi professionali per le figure dell’Ippica. Promozione nelle scuole dell’infanzia ed elementari del cavallo e del suo mondo. Si avrà senz’altro amore e rispetto verso tutti gli animali. Studiare come poter impiegare i cavalli a fine carriera in centri dedicati all’Ippoterapia e/o a scuole per bambini”, ha aggiunto il SIAG.

“Possiamo affermare che concordiamo su tutti i punti della bozza di legge ribadendo però che alla Consulta Nazionale dell’Ippica (CNIp) possano essere iscritte le Società o Associazioni di allevatori, proprietari e guidatori purché associazioni legalmente costituite e riconosciute dal Ministero e che abbiano una rappresentatività dimostrabile di almeno il 51% degli operatori del loro settore. Chiederemmo poi di estendere a 6 anni la durata della CNIp, perché 4 anni sono davvero pochi. Concordiamo che la Federnat non faccia parte della Consulta Nazionale dell’ippica, ma essa deve essere assolutamente inserita nel Comitato di esperti (CET) essendo i nostri associati sia allevatori che proprietari e indirettamente guidatori e quindi preparati su tutto, oltre all’importante considerazione sul fatto che molti nostri associati sono inseriti ai massimi livelli in tutti i settori produttivi della società italiana. L’articolo 6.f. parla di provvedere all’erogazione dei premi delle corse in misura non inferiore al 60% delle entrate totali agli aventi diritto. Noi proponiamo di alzare il 60 al 70%. e) All’articolo 7 relativo alla copertura finanziaria vogliamo ribadire il fatto che continui a sussistere la legge Zaia (2/2009 ex 185/2008) sulle quote di raccolta progressive delle scommesse ippiche e dei proventi derivanti da concessione dei diritti televisivi internet e sponsorizzazioni, prevedendo che parte del Preu (Prelievo erariale unico) sugli apparecchi da intrattenimento venga assegnata all’ippica per integrare il finanziamento derivante dalle attribuzioni statali. All’interno del disegno di legge c’è anche un’altra forma di finanziamento… a questo proposito possiamo comunque affermare la necessità che comunque venga garantita l’indipendenza economica del comparto”, ha continuato Federnat.

“Le priorità dell’Associazione sono: 1) Garantire un sistema di pagamenti dei premi vinti più celere e costante. E’ inammissibile che, in alcuni periodi dell’anno, i pagamenti dei premi sono sospesi per 30 e più giorni arrivando ad accumulare un ritardo del conseguimento del premio anche di 150 gg. La nostra associazione è favorevole ad un’esternalizzazione dei pagamenti. 2) Programmazione biennale delle competizioni incentrata su due punti fondamentali: – Valorizzazione dell’intero parco cavalli presenti in tutte le scuderie di Italia; – Aumento delle risorse per il montepremi ordinario. La crisi decennale del settore e l’emergenza sanitaria hanno messo in ginocchio moltissimi operatori. Nel corso degli anni, il montepremi ordinario ha subito una diminuzione consistente e costante. La maggior parte degli operatori ippici vive sulle competizioni ordinarie le quali prevedono montepremi sempre più bassi in virtù della dimensione annuale degli stanziamenti, l’intero settore non può reggersi solo ed esclusivamente con la quota di montepremi stanziata per i Gran Premi; 3) Riforma delle scommesse attraverso una creazione di palinsesti alternativi e più accattivanti per lo scommettitore. Creazioni di nuovi sistemi di scommesse con la presenza di jackpot”. Ha sottolineato il Comitato Ippico Guidatori e Allevatori che ha presentato poi le seguenti osservazioni: “L’agenzia andrebbe dotata di una propria autonomia economica. La mancata predisposizione di un’autonomia economica renderebbe di fatto tale ente ancora subordinato alle decisioni e alla gestione del Ministero. In tale ottica, allo stato, si tende a privilegiare e a preferire la creazione della Direzione Generale all’interno dello stesso Ministero con la predisposizione di una consulta che possa fornire apporto concreto per gli aspetti tecnici; l’istituzione dell’Agenzia Autonoma andrebbe anticipata da una riforma e da un riordino delle scommesse riguardanti l’ippica. Soltanto dopo una sostanziale riforma di tale settore sarà possibile valutare in concreto le risorse l’Agenzia potrebbe gestire; gli organi dell’Agenzia, così come indicati nell’ambito del disegno di legge, non tengono conto della profonda distinzione tra i vari settori (galoppo- trotto e sella)”, ha concluso. cdn/AGIMEG