Senato, interrogazione FdI su riduzione uffici dirigenziali ADM in Umbria: “Nella Regione presenti 5.000 apparecchi da gioco e oltre 100 punti scommesse”

“La riforma della struttura territoriale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha previsto, in Umbria, la riduzione dei tre uffici dirigenziali ad oggi operanti in un unico ufficio dogane accise e monopoli, con conseguente accentramento delle funzioni e delle attività presso la direzione interregionale di Firenze, ivi trasferendo il rilascio delle autorizzazioni che, storicamente e per importanza strategica, hanno sempre qualificato il ruolo dei servizi doganali per l’economia territoriale in materia di dogane, accise e giochi;

una tale riduzione del presidio di prossimità verso l’utenza e verso il tessuto economico e imprenditoriale del territorio danneggia gravemente la regione umbra, ledendo anche l’efficacia dell’azione di garanzia di legalità e di contrasto agli illeciti”. E’ quanto sottolineato in un’interrogazione presentata dal senatore Francesco Zaffini e rivolta al Ministro dell’economia e delle finanze.

Il senatore FdI ha sottolineato che “nella regione sono presenti 2 sale bingo, oltre 70 sale videolottery e circa 3.000 slot machine per un totale di circa 5.000 apparecchi da gioco e oltre 100 punti scommesse”.

“Appaiono dunque discutibili le scelte assunte dalla direzione generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che declassa e depotenzia il proprio assetto in Umbria;

sarebbe opportuno valutare adeguatamente l’importanza a livello nazionale delle strutture industriali situate nelle due province: a Terni si trova infatti una delle acciaierie più importanti d’Europa, a Perugia si trovano industrie del settore aeronautico, meccanotecnico, tessile, della filiera olearia e una distilleria;

il nuovo assetto organizzativo avrebbe ripercussioni sul positivo trend che ha visto le imprese umbre espletare le pratiche doganali direttamente in regione, decongestionando così porti e aeroporti nazionali, come dimostra il flusso delle dichiarazioni doganali passate da circa 23.000 del 2019 a oltre 32.000 nel 2023,

si chiede di sapere quale sia il parere del Ministro in indirizzo in merito ai fatti esposti e quali iniziative intenda adottare in merito alle decisioni assunte dai vertici dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che determineranno un evidente depotenziamento degli uffici dogane e monopoli dell’Umbria“, ha quindi chiesto. cdn/AGIMEG