Senato, emendamento della Commissione vieta utilizzo carta del RdC per il gioco. “Necessario prevenire e contrastare fenomeni di impoverimento e l’insorgenza della ludopatia”

Ulteriori ritocchi al testo del Decreto sul Reddito di Cittadinanza sono stati apportati da alcuni emendamenti presentati dal Governo al testo del decreto all’esame dell’Aula del Senato. L’’emendamento 5.64, approvato dalla 11a Commissione in sede referente, propone “Al comma 6, quinto periodo, sostituire le parole: «Al fine contrastare fenomeni di ludopatia,» con le seguenti: «Al fine di prevenire e contrastare fenomeni di impoverimento e l’insorgenza del disturbo da gioco d’azzardo (DGA).»”. Nell’ulteriore pacchetto di proposte di modifiche anche l’ordine del giorno, che non ha ricevuto ancora un parere, presentato dai senatori Endrizzi, Puglia, Fede e che “impegna il Governo a valutare l’opportunità di: estendere con misure idonee l’obbligo di utilizzo della tessera sanitaria per tutti i servizi di offerta del gioco d’azzardo, garantendo i diritti di riservatezza sui dati personali ed in ogni caso l’impossibilità di accedere a tali dati da parte di soggetti diversi dal Ministero della Salute; introdurre, in sostituzione della tessera sanitaria, l’obbligo di un «tesserino dedicato» per i servizi di gioco d’azzardo, ottenibile su richiesta, dotato di fotografia per ridurre il rischio di cessione a terzi, nonché di un chip elettronico con la possibilità di impostare limiti di orario e limiti di spesa mensile rapportata al reddito dichiarato, incompatibile con i benefici della pensione di cittadinanza o del reddito di cittadinanza”. L’emendamento 7.9 a firma Grasso, Laforgia, De Petris prevede ancora: “Al comma 2 sostituire le parole: «anche se provenienti da attività irregolari» con le seguenti: «anche se provenienti da somme incassate con il gioco legale o illegale». cdn/AGIMEG