Arriva al Senato il Dossier del Servizio Studi e del Servizio di Bilancio di Camera e Senato riguardante il Rendiconto 2022 e l’Assestamento 2023.
“Il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all’obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria”, si legge nel testo.
“Sulla base di una sintetica analisi del confronto 2021-2022 relativo all’andamento delle entrate finali accertate, si sottolinea principalmente l’aumento delle entrate tributarie (+55 miliardi), che si sono attestate a 578,7 miliardi nel 2022, superiori rispetto alla previsione iniziale di bilancio (che indicava entrate tributarie per 565,2 miliardi). Tra queste rilevano le maggiori entrate derivanti dalle imposte sul patrimonio e sul reddito (+31,6 miliardi rispetto al 2021), dalle tasse ed imposte sugli affari (+26,2 miliardi) e dai proventi da lotto, lotterie ed altre attività di giuoco (+2,1 miliardi), a fronte di un minor gettito delle imposte sulla produzione, sui consumi e dogane (-4,9 miliardi)”, prosegue.
“All’andamento positivo delle entrate tributarie ha contribuito, in particolare, il gettito dell’IVA, i cui accertamenti ammontano a 188,2 miliardi rispetto ai 167 miliardi del 2021 (+14,8% rispetto ai valori dell’esercizio precedente), incrementi dovuti in particolare alla componente di prelievo su scambi interni e su importazioni (come già evidenziato nel richiamato Bollettino delle entrate tributarie 2022). Si registra inoltre un aumento del gettito Irpef, con accertamenti pari a circa 216 miliardi (+5,6% rispetto ai valori dell’esercizio 2021). Il settore dei giochi è complessivamente in incremento, con un aumento del 76% del gettito delle imposte gravanti sui giochi medesimi”, aggiunge.
“Nel referto al Parlamento sul rendiconto 2022 la Corte dei conti ha dedicato una specifica parte alla trattazione delle problematiche emerse in relazione alle procedure di contabilizzazione, sia delle entrate che delle spese. (…) E’ emerso che le minori entrate di competenza rispetto alle previsioni iniziali sono concentrate, nell’ambito del titolo I, in otto capitoli/articoli:1203 art. 4 (IVA riscossa a mezzo ruoli), 1409 art.1 (accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi riscossa in via ordinaria), 1023 art.1 (IRPEF da riscuotersi mediante ruoli), 1801 art.2 (proventi derivanti dal gioco del lotto e dagli altri giochi numerici a quota fissa), 1033 art.1(entrate sostitutive delle imposte sui redditi sulle rivalutazioni dei beni aziendali iscritti in bilancio e sullo smobilizzo dei fondi in sospensione di imposta), 1026 art.18 (ritenute sui proventi delle quote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero) e 1024 artt.1 e 4 (IRES -versamenti dovuti a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni e da riscuotersi mediante ruoli), per un importo di -25.447 milioni”, continua.
“L’istituto dell’assestamento di bilancio dello Stato è previsto per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio, anche in base alla consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell’esercizio scaduto al 31 dicembre precedente”, spiega. “Per le entrate extratributarie le proposte indicano, nel complesso, un incremento di 423 milioni di euro, dovuto, in particolare, alle entrate derivanti dal settore delle scommesse e dei giochi, principalmente lotterie (+718 milioni), ai maggiori dividendi da versare da parte delle società a partecipazione pubblica (+300 milioni) e ai rimborsi ottenuti dall’Ue per le spese sostenute per i vaccini (+896 milioni)”, prosegue.
“Le entrate extra-tributarie aumentano complessivamente di 423 milioni di euro in termini di competenza, mentre solo marginale (-15 milioni) è la riduzione prevista in termini di cassa. Rispetto alle previsioni tendenziali aggiornate con il DEF e quindi con effetti sull’indebitamento netto, per le previsioni assestate rilevano sull’aumento previsto:
Per quanto riguarda le Spese, le variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento sono di diminuzione in misura pari a 368 milioni di euro in termini di competenza e a 2.709 milioni in termini di cassa. Le variazioni in aumento degli stanziamenti con effetto sull’indebitamento (in quanto ulteriori rispetto a quelle disposte per allineamento delle dotazioni di bilancio alle previsioni tendenziali del DEF) riguardano:
cdn/AGIMEG