Arriva al Senato il Disegno di Legge d’iniziativa della senatrice Aut (SVP-PATT, Cb) Unterberger “Disposizioni in materia di tutela degli animali“.
“Il vero allarme, un vero affare per la criminalità, sono i combattimenti clandestini, con migliaia di vittime ogni anno: troppi sono i cani ritrovati con ferite da morsi, se non addirittura morti con cicatrici riconduci bili alle lotte, tanti i sequestri di allevamenti di cani da lotta e sempre più diffusi i profili social e le pagine segrete sul web che con tengono materiale audio-video di combatti menti tra cani, pitbull soprattutto. Ma i cani non sono le uniche vittime. Oltre alle corse clandestine tra cavalli, si riscontrano addirittura casi di combattimenti tra galli, se non addirittura tra specie differenti, primi fra tutti cani e cinghiali. Esiste una vera e propria rete transnazionale, facilitata dall’utilizzo di strumenti informatici e di una piattaforma con gergo e parole criptate, che organizza ring clandestini e scommesse da migliaia di euro”, si legge nel testo.
“L’articolo 6 modifica l’articolo 544-quinquies del codice penale, che prevede il divieto di combattimento di animali. In particolare, la lettera a) aumenta, rispettivamente, da uno a tre anni e da tre a sette anni, il minimo e il massimo edittali della pena detentiva per chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competi zioni non autorizzate tra animali. L’inaspri mento interessa anche gli importi relativi alla pena pecuniaria: si passa dall’attuale multa, che va da 50.000 a 160.000 euro, ad una multa da 70.000 a 180.000 euro. Alla lettera b) si prevede altresì, per le aggravanti di cui al secondo comma dell’articolo 544- quinquies, un aumento della metà della pena. Le lettere c) e d) intervengono in modifica, rispettivamente, del terzo e del quarto comma dell’articolo 544-quinquies codice penale, per l’ipotesi di allevamento e addestramento di animali finalizzati alla loro partecipazione ai combattimenti e per l’organizzazione o effettuazione di scommesse: in entrambi i casi, la pena detentiva prevista, da tre mesi a due anni, è aumentata, da uno a cinque anni di reclusione, mentre la pena pecuniaria che, attualmente, va da 5.000 a 30.000 euro, passa ad un minimo di 20.000 e un massimo di 50.000 euro”, aggiunge. cdn/AGIMEG