La Commissione Sanità del Senato ha avviato, con la relazione del senatore Collina, l’esame del ddl di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 sulla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, il cosiddetto ‘Coronavirus’, già approvato dalla Camera. Il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato alle 11 di lunedì 2 marzo. Da mercoledì 4 marzo, alle 9,30, è prevista la discussione del testo in Aula. Il testo prevede che all’incremento del Fondo per le emergenze nazionali si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa relativa allo stanziamento di risorse per la lotteria degli scontrini. Così all’articolo 4: “Per far fronte agli oneri derivanti dallo stato di emergenza sanitaria dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2020, lo stanziamento previsto dalla medesima delibera è incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2020 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali previsto dall’articolo 44 del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, che a tal fine è corrispondentemente incrementato. 2. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari ad euro 20 milioni per l’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 542, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. Ai fini dell’immediata attuazione delle disposizioni recate dal presente decreto, il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio”. Il testo è stato assegnato in XII Commissione in sede referente previ pareri delle Commissioni 1ª (Affari Costituzionali), 2ª (Giustizia), 4ª (Difesa), 5ª (Bilancio), 7ª (Istruzione pubblica, beni culturali), 8ª (Lavori pubblici, comunicazioni), 10ª (Industria, commercio, turismo), 11ª (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), 13ª (Territorio, ambiente, beni ambientali), 14ª (Politiche dell’Unione europea), Commissione parlamentare questioni regionali. cdn/AGIMEG