Senato: “Da esponenti mafiosi diversi tentativi di penetrazione nel settore dei giochi pubblici e scommesse”

“L’azione intelligence relativa alle dinamiche delle principali formazioni criminali nazionali è stata orientata in direzione del rischio di ingerenza nei processi decisionali pubblici e di alterazione degli elementi portanti della dimensione economica nazionale, anche rispetto alle opportunità di business legate tanto agli effetti della crisi sanitaria quanto alle prospettive di ripresa post-pandemica, anche in virtù di un’ampia disponibilità di risorse liquide derivante dal compimento di variegate attività illecite, su tutte il narcotraffico”. E’ quanto si legge nella relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza (Anno 2021) pubblicata al Senato.

“Da non trascurare i tentativi di penetrazione verso il settore dei giochi pubblici e delle scommesse, come del resto confermato da numerose evidenze investigative attestanti il coinvolgimento di esponenti mafiosi in una variegata gamma di condotte illecite che vanno dalla mera manomissione delle apparecchiature all’interno delle sale da gioco, alla raccolta illegale delle scommesse, anche mediante piattaforme informatiche dedicate, fino alla realizzazione di veicoli societari volti a schermare la riconducibilità delle attività di gioco agli interessi del crimine organizzato. Nel complesso, le evidenze intelligence confermano la capacità dei sodalizi di adeguare organizzazione interna e modus operandi all’azione di contrasto, anche in considerazione di rilevate sinergie operative tra gruppi criminali finalizzate tanto alla spartizione di lucrosi business illeciti quanto all’attenuazione di eventuali spinte conflittuali suscettibili di attirare l’attenzione investigativa”, aggiunge.

“Malgrado la persistente azione di contrasto, Cosa nostra non rinuncia a perseguire strategie di penetrazione del tessuto socio-economico, specie a livello locale, con particolare riferimento agli appalti per la realizzazione di opere pubbliche e al settore del gioco e delle scommesse. Le famiglie mafiose palermitane risultano tuttora impegnate in processi di riorganizzazione interna che, talvolta, hanno evidenziato il sorgere di fibrillazioni intra-claniche dovute all’assenza di adeguato spessore criminale della nuova leadership. Le evidenze concernenti gli assetti dei sodalizi catanesi hanno posto in luce un significativo dinamismo interno funzionale, tra l’altro, alla gestione dei tradizionali business illeciti, specie con riguardo al settore agrumicolo e al relativo indotto”, sottolinea.

“L’azione informativa in direzione della criminalità organizzata cinese, suffragata da numerose evidenze investigative, ha evidenziato il sempre più frequente ricorso ad articolate fattispecie di riciclaggio ed evasione fiscale e contributiva, sfruttamento della manodopera clandestina e di trasferimento fittizio di denaro in Cina, in elusione del dispositivo di contrasto nazionale. In un contesto contrassegnato da una significativa vocazione affaristico-criminale, trova conferma l’interesse delle compagini criminali siniche in direzione dei settori della logistica e dei trasporti, della ristorazione etnica e del gioco e delle scommesse”, conclude.

cdn/AGIMEG