Senato, Corti (L-SP-PSd’Az): “Località Le Tagliole di Pievepelago (Modena) e l’area del Lago Santo in ritardo tecnologico. Situazione diventa addirittura risibile con riferimento alle proposte del Governo di realizzare lotterie degli scontrini”

“Da quanto appreso da fonti di stampa locali, la località Le Tagliole di Pievepelago (Modena) e l’area del Lago Santo si trovano da tempo in un’intollerabile situazione di ritardo tecnologico, che sta oltremodo penalizzando la decina di attività presenti, tra alberghi, rifugi, ristoranti e bar, per le quali la presenza di una linea telefonica è condizione indispensabile per rimanere sul mercato e non fuggire dall’Appennino; gli operatori dei ristoranti e rifugi del lago chiedono interventi urgenti, visti anche i nuovi obblighi di legge per i quali necessitano di collegamenti telematici. In molte occasioni i clienti si sono trovati costretti a saldare tramite bonifico bancario, perché privi di contanti, mentre i titolari dei locali per trasmettere la contabilità sono costretti a portare presso la propria abitazione fisicamente la cassa; una situazione inaccettabile che penalizza gravemente le attività turistiche ed imprenditoriali nel complice silenzio della Regione e del Governo; la situazione diventa addirittura risibile con riferimento alle proposte del Governo di realizzare lotterie degli scontrini o incentivi fiscali per l’utilizzo di strumenti elettronici di pagamento, quando lo stesso Stato non è in grado di portare la copertura telefonica al suo interno; per quanto riguarda il nuovo ripetitore cellulare di Le Tagliole, dopo il blocco dei lavori nel periodo di chiusura per COVID-19, è stato consegnato il nuovo traliccio a Lepida ed a sua volta a Tim, ma ora si sta attendendo il collegamento all’energia elettrica per avviarne l’operatività; secondo i dati dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani (UNCEM), 5 milioni di italiani hanno difficoltà a telefonare, perché abitano o “entrano” in zone senza copertura, 6 milioni di italiani invece hanno difficoltà a vedere i canali RAI e tutto il bouquet televisivo. Un’emergenza che riguarda il futuro dei territori, l’adeguatezza degli enti locali, e di tutti quelli che abitano e vogliono continuare a vivere e fare impresa nelle zone montane del Paese; tale situazione crea gravi disagi ai cittadini e alle imprese del Lago Santo e Pievepelago, che non possono usufruire di un servizio fondamentale per lo svolgimento di un’attività di lavoro o per comunicazioni urgenti con familiari e conoscenti, andando ad incidere sullo sviluppo della qualità della vita dei soggetti coinvolti; dopo anni di segnalazioni agli operatori del settore cadute nel vuoto a parere dell’interrogante lo Stato deve obbligare gli operatori privati ad ampliare le aree coperte. La copertura oggi misurata sul 95 per cento della popolazione (o superiore) non considera che il 5 per cento restante di residenti vive nel 15 per cento della rimanente superficie del Paese; da quanto risulta all’interrogante, il fenomeno è legato alle infrastrutture ormai obsolete, ma anche agli scarsi investimenti da parte delle compagnie del settore in aree geografiche non densamente abitate; una recente ricerca svolta dall’UNCEM denominata “No phone zone” ha individuato ben 1.220 comuni in cui si registra assenza di segnale telefonico mobile, si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di garantire la copertura di rete telefonica mobile, nonché della copertura internet ADSL e fibra, nel territorio dell’Appenino modenese”. E’ quanto si legge nell’interrogazione presentata dal senatore Corti (L-SP-PSd’Az) e rivolta al Ministro dello sviluppo economico. cdn/AGIMEG