In tema di ludopatie, durante la discussione generale sulla Legge di Bilancio al Senato in Commissione Sanità, sono intervenute Emilia Grazia De Biasi, Senatrice del Pd e Presidente della stessa Commissione, che ha dichiarato: “quanto alle misure concernenti il gioco d’azzardo, in materia appare preferibile utilizzare l’espressione “dipendenze da gioco” in luogo di quella “ludopatie”, così da radicare al di là di ogni ragionevole dubbio la competenza dei servizi sanitari territoriali. Occorrerebbe, inoltre, modificare il testo attribuendo la gestione dei software di controllo all’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato; una parte degli introiti del gioco dovrebbe altresì essere destinata allo svolgimento di attività di informazione e di prevenzione delle patologie correlate”. Sullo stesso tema è intervenuta anche Serenella Fucksia, del M5S, che ha affermato: “In tema di ludopatie sarebbe preferibile evitare di disperdere le risorse su software informatici di dubbia utilità, puntando invece decisamente sulle attività di informazione e di sensibilizzazione, sopratutto in ambito scolastico”. Infine sempre Serenella Fucksia insieme a Paola Taverna e Ivana Simeoni (M5S) hanno riferito in Senato che “l’importo di 50 milioni destinato alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione appare insufficiente alla luce del fatto che nel nostro paese ci sono migliaia di persone affette da questa patologia. Cresce, infatti, il numero di coloro che diventano compulsivamente dipendenti dal gioco d’azzardo e pertanto bisognerebbe investire più risorse per contrastarlo”. mdc/AGIMEG