Si è svolta nella 6a Commissione permanente (Finanze e tesoro) del Senato l’audizione del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli Alesse sull’affare assegnato relativo all’atto di indirizzo concernente gli sviluppi della politica fiscale, le linee generali e gli obiettivi della gestione tributaria, le grandezze finanziarie e le altre condizioni nelle quali si sviluppa l’attività delle Agenzie fiscali, per gli anni 2024-2026.
E’ stata anche l’occasione per parlare del settore dei giochi, di competenza dell’Agenzia. Diversi i quesiti rivolti dai senatori al Direttore di ADM in tema di gioco.
Il senatore Orsomarso (FdI), poi, ha chiesto una valutazione sul limite di 7 milioni per partecipare al bando di gara del gioco online, evidenziando il problema dell’utilizzo del contante; ha posto infine la “questione di una limitazione del gioco in base al reddito del giocatore” e le problematiche connesse ai Punti vendita ricarica (PVR).
“Nella valutazione dell’importo di 7 milioni di euro a titolo di una tantum per singola concessione, l’Agenzia ha tenuto conto sia dei dati di mercato noti con riguardo all’effettiva redditività delle concessioni di gioco online oggi attive sia della conseguente possibilità di una riduzione del numero complessivo delle concessioni attive. La remuneratività della concessione consentirà il rilascio di circa 50 concessioni con conseguente acquisizione di circa 350 milioni di euro di gettito, di cui circa 200 milioni all’atto dell’aggiudicazione e 150 milioni all’atto della effettiva assunzione del servizio del gioco da parte dell’aggiudicatario. L’ammortamento dell’una tantum di 7 milioni sui 9 anni di concessione, unito al canone di concessione, avrebbe un’incidenza sul margine netto di circa il 3,2 per cento annuo per l’operatore più grande e fino al 5 per cento annuo per circa 20 operatori, portandosi al 10 per cento annuo solo per operatori molto più piccoli (il 35° operatore per raccolta) e arrivando al 30 per cento del margine netto annuo per l’attuale 50° operatore per raccolta. Tale valutazione è stata effettuata sui compensi relativi all’anno 2022, con un mercato che nel frattempo è già ulteriormente cresciuto del 13 per cento in ragione d’anno. Fornisco quindi le stime con l’ipotesi dell’eventuale riduzione dell’una tantum a 3,5 milioni di euro e 2,5 milioni di euro, con le possibili conseguenze negative sul gettito complessivo stimato”, ha sottolineato in audizione Alesse.
La senatrice Tajani (PD-IDP) ha chiesto da quali ragioni sia stata motivata la scelta di varare in tempi diversi il decreto legislativo sul gioco online e il decreto legislativo sul gioco fisico e informazioni sul bando di gara per la concessione del Lotto automatizzato e gli altri giochi numerici a quota fissa.
“Relativamente alla concessione del gioco del Lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa, ricordo che la gestione del servizio è stata affidata al concessionario Lottoitalia S.r.l., in regime di ‘monoconcessione’, dal giorno 30 novembre 2016, con durata novennale non rinnovabile, che scadrà conseguentemente, scadrà il 30 novembre 2025. L’una tantum versata per la concessione novennale in essere è stata pari a 770 milioni di euro. Nel novennio dal novembre 2016 al novembre 2025, sulla base dei dati reali riferiti agli anni dal 2017 al 2023, è stimato un livello di raccolta pari a circa 7,7 miliardi di euro annui che, verosimilmente, potrà essere mantenuto anche nel novennio successivo al 2025. Giudico opportuno l’inserimento della norma relativa alla gara del lotto nel decreto legislativo sul gioco a distanza in considerazione della scadenza della concessione in essere fissata al 30 novembre 2025 e della conseguente necessità di avviare tempestivamente la predisposizione degli atti di gara. Le attività da svolgersi, infatti, trattandosi di gara con procedura di selezione aperta, richiedono, tempistiche complessivamente non inferiori a circa 18 mesi. Non riterrei opportuno, al momento, l’inserimento della disciplina relativa alle gare per altre tipologie di gioco, le cui concessioni scadono tra diversi anni. Con riferimento alla gara del ‘gratta e vinci’, evidenzio, infatti, che la concessione in essere ha scadenza il 30 settembre 2028 e, per il gioco del ‘Superenalotto’ e altri giochi numerici a totalizzatore nazionale, ha scadenza il 28 novembre 2030”, ha spiegato Alesse.
Il decreto di riordino del settore giochi, ricordiamo, tornerà all’esame della Commissione Finanze al Senato, che è chiamata a esprimere parere sul testo, nella giornata odierna. cdn/AGIMEG