E’ stato affidato all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato il disegno di legge presentato dal senatore Antonio de Poli (FI) che reca “Modifiche all’articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in materia di installazione e di impiego di apparecchi e congegni per il gioco d’azzardo nei locali pubblici”. Sul testo dovranno inoltre rendere parere le Commissioni Giustizia; Bilancio; Finanze e tesoro: e Industria, commercio, turismo.
Il testo si compone di un unico articolo e riscrive la definizione di apparecchio da gioco (“Si considerano apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici per il gioco d’azzardo quelli che hanno insita la scommessa o che consentono vincite puramente aleatorie di un qualsiasi premio in denaro o in natura, escluse le macchine vidimatrici per i giochi gestiti dallo Stato”). Prevede poi che chiunque distribuisca, istalli o comunque consenta l’uso di apparecchi “in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli e associazioni di qualunque specie” sia punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da mille a 6mila euro per ciascun apparecchio. Nel disegno di legge poi si prevede la confisca e la distruzione delle macchine. Il senatore De Poli aveva presentato il ddl già nella passata legislatura, il testo – nel maggio 2013 – era stato assegnato all’esame della Commissione Affari Costituzionali (le commissioni Giustizia, Bilancio, Finanze e Industria avrebbero dovuto rendere parere) ma i lavori di fatto non erano mai iniziati. lp/AGIMEG