“Con l’emendamento 5.704 si ritiene giusto avere qualche controllo in più sulle persone che utilizzano la carta Rdc, che apparentemente è un clone della carta gialla prepagata Postepay delle Poste Italiane. In primo luogo, tale carta non riporterà il nome e cognome del percettore, quando invece tutte le carte di credito lo hanno ed è un controllo per essere sicuri che la persona che effettua l’acquisto sia quella corrispondente alla tessera. Allora è molto facile per una tessera che neppure ha il nome essere ceduta ad un amico che va a fare la spesa, spendendo 100 euro, poi torna ti mette 100 euro in mano e tu vai in una sala slot. Non c’è alcun tipo di controllo perché è una prepagata. In secondo luogo, per evitare che delle persone prendano la residenza fittizia in Italia, come succede già per le persone che hanno una residenza fittizia e che hanno concordato il giorno di controllo della residenza con la polizia locale, sarebbe il caso di evitare che uno possa utilizzare la tessera per fare acquisti online”. E’ quanto ha sottolineato in Aula al Senato Martelli (Misto) durante la discussione del disegno di legge “Conversione in legge del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”. “Esprimo parere favorevole sugli emendamenti 5.48 (testo 2), 5.800, 5.64 e parere contrario sui restanti emendamenti. Esprimo, infine, parere favorevole sull’ordine del giorno G5.100”, ha aggiunto la relatrice Catalfo. Cominardi, sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, ha continuato: “sugli emendamenti esprimo parere conforme a quello della relatrice. Per quanto riguarda l’ordine del giorno G5.100, il Governo è disponibile ad accoglierlo come raccomandazione”. In particolare, l’emendamento 5.64 propone “Al comma 6, quinto periodo, sostituire le parole: «Al fine contrastare fenomeni di ludopatia,» con le seguenti: «Al fine di prevenire e contrastare fenomeni di impoverimento e l’insorgenza del disturbo da gioco d’azzardo (DGA).»”. Mentre l’ordine del giorno presentato dai senatori Endrizzi, Puglia, Fede “impegna il Governo a valutare l’opportunità di: estendere con misure idonee l’obbligo di utilizzo della tessera sanitaria per tutti i servizi di offerta del gioco d’azzardo, garantendo i diritti di riservatezza sui dati personali ed in ogni caso l’impossibilità di accedere a tali dati da parte di soggetti diversi dal Ministero della Salute; introdurre, in sostituzione della tessera sanitaria, l’obbligo di un «tesserino dedicato» per i servizi di gioco d’azzardo, ottenibile su richiesta, dotato di fotografia per ridurre il rischio di cessione a terzi, nonché di un chip elettronico con la possibilità di impostare limiti di orario e limiti di spesa mensile rapportata al reddito dichiarato, incompatibile con i benefici della pensione di cittadinanza o del reddito di cittadinanza”. In votazione nominale con scrutinio simultaneo l’emendamento 5.64 è stato approvato dal Senato. L’ordine del giorno G5.100 è stato invece accolto come raccomandazione. cdn/AGIMEG