Tar Umbria conferma legittimità Regolamento Giochi di Perugia: “Comuni hanno la facoltà di individuare i luoghi sensibili”

Il titolare di una sala scommesse si è appellato al Tar dell’Umbria per contestare la validità provvedimento del Comune di Perugia che ha intimato all’esercente l’immediata cessazione dell’attività per l’eccessiva vicinanza a dei luoghi sensibili indicati nel Regolamento Giochi comunale. Il Tribunale ha spiegato che “l’art. 6 della legge regionale n. 21/2014, oltre a fissare i limiti di distanza da determinati punti sensibili (comma 1), attribuisce appunto ai Comuni la facoltà di individuare altri luoghi sensibili in cui si applicano le disposizioni di cui al comma 1, tenuto conto dell’impatto dell’apertura delle sale da gioco e della collocazione degli apparecchi per il gioco sul contesto e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica”. Con questa motivazione il Tar dell’Umbria respinge il ricorso dell’esercente e conferma validità del Regolamento Giochi di Perugia. ac/AGIMEG