“E’ un’evoluzione che va nella direzione giusta, ma – come già avvenuto in altri settori – ci si deve rendere conto che l’eccessiva regolamentazione penalizza il prodotto”. Maurizio Ughi, Amministratore Unico di Obiettivo 2016, accoglie con entusiasmo le novità sulle scommesse virtuali partite ieri, anche se la svolta vera e propria ci deve ancora essere. La novità maggiore è che gli eventi giornalieri sono passati da 500 a 2.000, in concreto “l’agenzia adesso ha più canali a disposizione e quindi può lanciare avvenimenti diversi – una corsa di cavalli, una di cani, e una partita di calcio – contemporaneamente, invece di dover aspettare l’intero ciclo” spiega ancora Ughi a Agimeg. “Questo ha fortissima riflessi soprattutto per le agenzie di scommesse, e in particolare in quelle 4-5 ore al giorno in cui c’è il picco di affluenza”. Ma Ughi non nasconde il fatto che l’offerta attuale sia un po’ appiattita: “Adesso, i concessionari che si appoggiano alla stessa piattaforma hanno la possibilità di personalizzare la grafica, ma poi ci sono un numero predeterminato di modelli che si svolgono nello stesso modo”. E questo anche perché “qualunque modifica al sistema di gioco deve essere approvata in via preventiva da Sogei. Occorre invece intervenire su questo passaggio. Questo non vuol dire che bisogna rinunciare ai controlli, il controllo ci deve sempre essere. Ma come è avvenuto nel palinsesto complementare si devono fissare regole che diano maggiore funzionalità e flessibilità al prodotto, magari riconoscendo un ruolo maggiore al concessionario”. In questo modo, per il numero uno di Obiettivo 2016, “il concessionario potrà differenziare la propria offerta da quella degli altri concessionari. Potrebbe inserire tutte le innovazioni che ritiene opportune, perché è più creativo degli altri. Oppure potrebbe organizzare dei veri e propri tornei virtuali – che mi auguro siano già allo studio – una tipologia di offerta che fidelizza il cliente”. gr/AGIMEG