“Negli ultimi mesi, alcuni ctd commercialmente collegati a SKS365 hanno ottenuto una serie di provvedimenti favorevoli da parte dei Tribunali di Roma, Perugia, Chieti, Pescara, Grosseto, Lucca, Napoli, Santa Maria Capua Vetere, Cremona, Vicenza, Genova, Oristano, La Spezia, Catania, Reggio Calabria, Siracusa, Messina, Foggia, Bari e Catanzaro. I Giudici collegiali – riporta un comunicato dell’azienda – hanno ritenuto insussistente il fumus relativo al reato di cui all’art. 4 l. 401/89, per contrasto del diritto interno con il Trattato CE sulla scorta dell’interpretazione offerta dalla giurisprudenza Comunitaria. In ciascuno dei procedimenti, il titolare del ctd, nonostante le incertezze interpretative sul concetto di intermediazione, aveva comunque inoltrato alla competente Questura richiesta di autorizzazione ex art. 88 TULPS, ma il provvedimento era stato negato non per motivazioni attinenti i profili soggettivi del richiedente, ma per difetto di concessione in capo al bookmaker austriaco. In particolare, il Tribunale del Riesame di Bari ha ritenuto condivisibili “i ragionevoli dubbi” in ordine alla compatibilità di alcune disposizioni del Bando Monti con i principi di cui agli artt. 49 e 56 del TFUE e rimesso il procedimento alla Corte di Giustizia Europea. In sede di merito, invece, i Tribunali di Catania, Catanzaro, Oristano e Roma hanno assolto i gestori di alcuni centri con formula “perché il fatto non sussiste”. “I procedimenti sono stati seguiti dagli avvocati Luigi Montagliani, Antonio Feriozzi, Alessandro Dagnino, Angela Gemma e Marco Tronci ed evidenziano – sottolinea Annamaria Amitrano, Head of Legal Department SKS365 Group GmbH – ancora una volta, la necessità di un atteso impegno da parte degli enti regolatori e legislativi in favore di una categoria spesso vessata”.. lp/AGIMEG
