Il Tribunale del riesame di Perugia ha disposto il dissequestro di tutte le attrezzature sottoposte al provvedimento restrittivo reale dalla Guardia di Finanza di Perugia, insieme all’Aams, a due centri affiliati alla società austriaca Softbet24. In seguito a un controllo nei centri, la polizia giudiziaria aveva sequestrato tutta l’attrezzatura informatica per la mancanza della concessione in capo alla società Austriaca e la mancata autorizzazione di cui all’art. 88 del Tulps. Il provvedimento di sequestro è stato impugnato dinanzi al Tribunale del Riesame di Perugia che ha disposto l’immediato dissequestro di tutta l’attrezzatura informatica: la società Austriaca, si legge nel provvedimento, opera in Italia ai sensi del comma 644 della legge di stabilità 2015 e nel corso dell’accertamento è emerso che i centri affiliati al book austriaco hanno rispettato tutti i requisiti di legge, compreso il pagamento a mezzo f24 dell’imposta unica. Il Tribunale, verificato l’esatto adempimento di tutte le formalità di legge previste, ha evidenziato che è risultato del tutto assente la probabilità di effettiva consumazione del reato in quanto non vengono specificate le condotte materialmente addebitate all’indagato né quali siano gli elementi posti a fondamento del provvedimento di sequestro. Nel provvedimento, inoltre, si legge che lo stato Italiano ha illegittimamente escluso dalla procedura di regolarizzazione il bookmaker che non è stato messo nelle condizioni di aderirvi perché operanti sul territorio italiano all’indomani dello spirare dei termini previsti dal comma 643 della Legge di Stabilità 2015 e successive integrazioni. fm/AGIMEG