La Seconda Sezione del Tar Lazio ha respinto la richiesta – avanzata dalla Betfin – di sospendere la seconda sanatoria dei ctd. ” Le questioni proposte con i motivi aggiunti – essenzialmente volti a dedurre profili di illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 926 della legge n. 208 del 2015 – necessitano di delibazione a cognizione piena nella sede di merito” scrive il Collegio nell’ordinanza emessa in seguito all’udienza di ieri. E ancora, “nel bilanciamento dei contrapposti interessi, non sembra sussistere per le ricorrenti un pregiudizio grave ed irreparabile durante il tempo necessario a giungere ad una decisione sul ricorso”. L’operatore aveva già avanzato un’analoga richiesta sulla prima sanatoria – anche in questo caso il Tar aveva negato la sospensiva – adesso con motivi aggiunti ha impugnato anche la nuova edizione della procedura. Nel ricorso sono intervenuti sia alcuni concessionari di Stato, sia degli operatori che hanno aderito alle sanatorie. L’udienza di merito al momento non è stata fissata. gr/AGIMEG