Scommesse, Tar Lazio si dichiara non competente sull’88 Tulps, e rinvia a Tar Puglia

Inizia a avere i primi effetti la sentenza con cui la Corte Costituzionale, alcune settimane fa, ha bocciato la norma che attribuiva al Tar Lazio la competenza inderogabile sui ricorsi riguardanti la licenza di pubblica sicurezza. “sussistono fondati dubbi sulla competenza del Tar adito, potendosi ritenere competente il TAR Puglia, Bari, in quanto, con sentenza n. 174/2014, la Corte Costituzionale è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 135, comma 1, lettera q-quater), del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 (Attuazione dell’articolo 44 della legge 18 giugno 2009, n. 69, recente delega al governo per il riordino del processo amministrativo), nella parte in cui prevede la devoluzione alla competenza inderogabile del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma, delle controversie aventi ad oggetto i provvedimenti emessi dall’autorità di polizia relativi al rilascio di autorizzazioni in materia di giochi pubblici con vincita in denaro”. E’ quanto scrive in un’ordinanza la Prima Sezione Ter del Tar Lazio discutendo il ricorso intentato dal gestore di un ced SKS365 contro il provvedimento con cui il Questore di Bari aveva disposto la cessazione dell’attività di raccolta scommesse. Spetterà adesso al ricorrente re-incardinare il ricorso di fronte al giudice pugliese. rg/AGIMEG