Il Presidente della Prima Sezione del Tar Bologna sospende con decreto due nuovi dinieghi dell’88 Tulps a due centri trasmissione dati sanati, e “rimette le parti alla Camera di Consiglio del 13 gennaio 2016 per la trattazione collegiale dell’incidente cautelare”. Nel settore delle scommesse, osserva il Presidente, “l’avviamento e l’immagine di affidabilità dell’esercizio presuppongono fondamentalmente la fiducia nella costanza di pagamento delle scommesse vincenti già accettate, per cui il pregiudizio derivante da una chiusura temporanea assume connotati del tutto peculiari ed è, rispetto all’ordinario, massimizzato e tendenzialmente irreversibile”. Negli scorsi mesi, si contano almeno una quindicina di casi in cui la Questura di Bologna ha negato la licenza di pubblica a Ctd sanati,e il Tar ha concesso la cautelare.
“Ci troviamo in una situazione non facile da gestire” ha spiegato a Agimeg la Questura di Bologna a metà dicembre. “La questura di Bologna nega la licenza di pubblica sicurezza alle sale scommesse quando vengono riscontrate lacune nelle documentazioni necessarie ad aprire. Allo stesso tempo è in piedi una normativa regionale che con lo scopo di tutelare i cittadini ci porta ad intervenire quando le sale dedicate al gioco sono troppo vicine ai luoghi sensibili come chiese e asili. La mancanza di chiarezza tra la Regione e il Governo crea però un contenzioso tra gestori e istituzioni locali che finisce al Tar”. lp/AGIMEG