Scommesse, Solombrino (Pres. Comm. Attività Produttive) ad Agimeg su limiti orari Napoli: “Serve trovare punto d’incontro fra esigenze occupazionali e contrasto al gioco patologico”

“L’incontro odierno ha portato alla luce le diverse posizioni tra operatori e Comune di Napoli in tema di giochi e scommesse. Abbiamo cercato di conciliare i diversi punti di vista, mettendo in evidenza l’importanza di contrastare il gioco patologico, per il quale è stata emessa la delibera comunale dello scorso agosto relativa agli orari di chiusura delle sale scommesse in determinate fasce della giornata, ma dall’altra comprendiamo le criticità occupazionali che una tale misura può comportare e ascoltiamo le esigenze degli operatori”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Vincenzo Solombrino, Presidente della Commissione Lavoro e Attività produttive del Comune di Napoli, a seguito dell’incontro odierno fra Comune e Gestori per discutere del regolamento, entrato in vigore lo scorso 17 agosto, che limita l’orario di aperture delle sale scommesse autorizzate, dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 20. All’incontro ha preso parte anche l’assessore al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini. Sul tavolo, le conseguenze del regolamento comunale che per i rappresentanti dei gestori avrebbe causato una perdita delle entrate nell’ordine del 40%, con conseguenti ripercussioni in termini occupazionali. “Dopo l’incontro di oggi l’Assessore Panini riferirà al Sindaco De Magistris le richieste degli operatori e per fine mese sarà convocata un’altra riunione della Commissione tecnica, alla quale prenderanno parte anche rappresentanti degli operatori e Asl, istituita per valutare se la delibera comunale porti effettivamente dei vantaggi in termini di lotta al gioco patologico e non solo svantaggi in ottica occupazionale – ha detto ancora Solombrino -. Quello a cui teniamo maggiormente è non svilire lo spirito della delibera: serve trovare un punto d’incontro tra le due posizioni, aiutare gli operatori del settore e contrastare la ludopatia, ma anche il gioco illegale”. lp/AGIMEG