E’ ormai alle porte il giorno in cui verrà eletto il nuovo Presidente di Confindustria. Per la prima volta nella storia dell’associazione, la corsa alla successione di Giorgio Squinzi è quanto mai affollata ed equilibrata. Ai nastri di partenza sono pronti Marco Bonometti, presidente degli industriali di Brescia; Vincenzo Boccia, ex presidente della Piccola Industria; Aurelio Regina, già presidente di Unindustria e Confindustria Lazio; Alberto Vacchi, leader degli industriali bolognesi. Il 17 marzo illustreranno i loro programmi davanti al Consiglio Generale. Il voto a scrutinio segreto dei 198 membri del Consiglio è fissato invece per il 31 marzo. L’esito appare incerto, tanto che, per la prima volta, anche i bookmaker hanno deciso di aprire le scommesse.
Dalle premesse, sembra che tutto si risolverà in un testa a testa tra Alberto Vacchi e Vincenzo Boccia, deciso probabilmente da pochi dettagli. Il favorito numero uno è Vacchi, che ha ottenuto il sostegno di tutte le componenti dell’Emilia Romagna e della potente Assolombarda. A lui possono andare anche l’appoggio di Federmeccanica e, soprattutto, una buona parte dell’elettorato del Triveneto, che portano il patron di Ima, asso nella manica di Luca Cordero di Montezemolo, al primo posto a quota 1.85.
Proprio il Triveneto potrebbe essere l’ago della bilancia decisivo per garantire la vittoria a uno o all’altro candidato. Anche Vincenzo Boccia infatti, le cui azioni sono in rialzo dopo che Confindustria Giovani gli ha confermato l’appoggio, potrebbe beneficiare del sostegno della maggioranza dell’elettorato del Nord-Est. Non dimentichiamo, inoltre, il pesante endorsement di Emma Marcegaglia, che garantisce al salernitano il secondo posto a quota 2.15.
Sembrano invece tagliati fuori,o quasi, gli altri due contendenti, anche se naturalmente, allo stato attuale delle cose, si parla solo di rumors, vista la segretezza dei voti. Terza piazza quindi per Aurelio Regina, presidente e azionista di Manifatture Sigaro toscano, che dopo aver incassato il sostegno del Lazio, può anche contare su supporter influenti come Caltagirone, Impregilo e, stando alle ultime voci, anche di Federacciai e Farmindustria, oltre a Fs e Finneccanica. Gli allibratori lo bancano a 4.50.
Chiude la speciale scommessa sulla lavagna di Stanleybet, Marco Bonometti, dato più staccato a 6.50. L’amministratore delegato di OMR – Officine Meccaniche Rezzatesi gode dell’appoggio di un altro ex presidente, Antonio D’Amato, ma, attualmente, sembra aver meno chance rispetto al terzetto che lo precede. Non dimentichiamo però che lui è stato il primo bresciano a scendere sotto il minuto nei 100 metri stile libero di nuoto, le sue risorse agonistiche sono infinite. lp/AGIMEG