Scommesse, proroga concessioni. Avv. Palamenghi ad Agimeg: “La Corte di Giustizia Europea ha sollecitato il Governo italiano a pubblicare un nuovo bando di gara per far cessare la restrizione di libertà fondamentali”

“Intendo esprimere grande soddisfazione per la pronuncia della Corte di Giustizia Europea nella causa C-517/20, che ha accolto totalmente le Osservazioni formulate nell’interesse del Sig. Panichi, le quali si concludevano nella richiesta di una dichiarazione di contrasto con i principi di libertà di stabilimento e prestazione dei servizi, delle proroghe emesse dallo Stato Italiano”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg l’avvocato Vittorio Palamenghi, uno dei legali della società di giochi ricorrente.
“La Corte di Giustizia Europa, difatti, rispondendo ai quesiti sollevati dal Tribunale di Ascoli Piceno sulla compatibilità delle proroghe italiane delle concessioni con i dettami comunitari, ha riconosciuto la violazione dei principi europei del reiterato ricorso allo strumento della proroga, da parte dello Stato Italiano.
L’unico limite che possa giustificare una qualche restrizione delle libertà comunitarie – prosegue Palamenghi – è la tutela dell’interesse generale del controllo degli operatori per la protezione dei consumatori, alla quale non perseguono, né le sanatorie del 2015 e del 2016, disposte esclusivamente per ragioni erariali, né le diverse proroghe emesse, dapprima con circolare del 09 giugno 2016, e poi con le diverse leggi stabilità, da ultimo la legge  di Bilancio 2023.
Tutte le proroghe fino ad oggi disposte dal Governo Italiano, infatti, pongono come finalità ragioni erariali ed occupazionali, che nulla rilevano con l’interesse generale che possa giustificare una chiusura del mercato. In ogni caso il punto 53 della sentenza chiarisce come anche nell’ipotesi in cui la proroga sia disposta per la tutela dell’interesse generale deve “essere applicata in maniera non discriminatoria”, come invece avvenuto fino ad oggi, per l’operatore austriaco Ulisse Gmbh.
“La Corte di Giustizia, conclude quindi, nel punto 55, con il sollecitare il Governo italiano dall’emettere finalmente il Bando di Gara, per far cessare queste limitazioni dei dettami comunitari. Auspico che tale pronuncia possa sollecitare nel settore delle scommesse il riordino del sistema ed una urgente indizione della gara che arresti la politica proibizionistica fino ad oggi perseguita. Vorrei condividere questo importante risultato professionale con i colleghi dello studio Palamenghi Luzi e ricordare l’Avv Pasquale Pittella, con cui ho condiviso sin dall’emissione della circolare del 09 giugno 2016, memorie e discussioni nei diversi Tribunali Nazionali, sostenendo come il ricorso reiterato dello strumento della proroga rappresenti una violazione degli artt 49 e 56 del TFUE”, ha concluso. lp/AGIMEG