“Chiediamo urgentemente un tavolo di confronto con il Comune di Napoli per rivedere il regolamento che vieta la raccolta delle scommesse in determinate fasce orarie e siamo pronti a una diffida al Comune per le discriminazioni che subisce il nostro settore. A rischio ci sono migliaia di posti di lavoro, oltre che gli investimenti delle aziende”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Raffaele Palmieri, Presidente Sicon (Sindacato Imprese Concessionarie), dopo l’entrata in vigore del Regolamento del Comune di Napoli che disciplina gli orari di esercizio delle sale giochi, che potranno rimanere aperte dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 18:00 alle ore 23:00, festivi compresi, che ha fatto crollare la raccolta del 50%. “Abbiamo ricevuto diverse lettere da patte di associati che ci invitano a diffidare la Pubblica Amministrazione. Chiediamo che il regolamento venga rivisto, vogliamo capire quale è l’uso e quale l’abuso che si può fare del gioco, ma siamo assolutamente contrari a una chiusura tout court delle sale in questo modo. Tra l’altro – prosegue Palmieri – i palinsesti non li decidiamo noi, così come gli orari delle partite, e la chiusura in orari strategici porta a un danno economico e occupazionale. Le sale si vedranno costrette a ridurre l’organico, con tagli del 30-40%. Riteniamo che il nostro settore stia subendo una discriminazione rispetto ad altri giochi praticati nei bar, che invece non sono soggetti al regolamento. Ma quello che più ci preoccupa è il silenzio da parte di Roma. Abbiamo firmato convenzioni in cui ci impegniamo a raccogliere gioco per conto dello Stato, ma lo Stato non interviene per fermare il regolamento comunale, mettendo a rischio gli investimenti fatti in questi anni per creare sale dedicate al gioco assolutamente sicure e controllate. Una cosa è certa, le aziende non possono reggere questi orari”, ha concluso Palmieri.
Nella giornata di ieri il Presidente del Sicon ha inviato al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, tra gli altri, una lettera in cui lamenta le difficoltà del settore a seguito dell’introduzione del Regolamento comunale: “I concessionari napoletani, per aver osservato gli orari definiti dal Regolamento (del Comune di Napoli introdotto lo scorso 17 agosto, ndr) arriveranno alla chiusura dei negozi di gioco. Il fatturato dei punti vendita rappresentati ha subìto una drastica riduzione con incassi diminuiti di oltre il 50% di perdita, che si è rivelata maggiore laddove il punto è vicino a un Corner che, non avendo come attività prevalente i Giochi leciti, non ha obbligo di chiusura, ma di interruzione della raccolta, cosa che sovente non avviene (….). Riteniamo necessario un confronto sullo stato e sulle linee guida del provvedimento in oggetto e con la presente Vi chiediamo un incontro, al fine di instaurare un tavolo di confronto, fiduciosi che da esso emergano indirizzi sostanziali, che il Regolamento Comunale dovrebbe osservare, per consentire un adeguato e corretto sviluppo della raccolta del gioco in città, con espressa comunicazione che, in mancanza di un immediato riscontro da parte Vostra, codesta Associazione porrà in essere, suo malgrado, tutte le legittime azioni legali a tutela dei diritti delle aziende rappresentate”. lp/AGIMEG