Scommesse, operazione “Outsider”: blitz della GdF contro agenzie di scommesse illegali, denunciate 15 persone

Blitz della Guardia di Finanza nei confronti di agenzie di scommesse illegali nell’ambito dell’operazione “Outsider”. Perquisizioni e sequestri sono avvenuti nelle province di Ragusa, Agrigento, Catania, Salerno e Caltanissetta. I finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa, collaborati da militari delle Fiamme Gialle delle altre province interessate, hanno eseguito perquisizioni e sequestri delegati dalla Procura della Repubblica di Ragusa in diverse località della Sicilia e della Campania, nei confronti di esercizi commerciali (agenzie di scommesse sportive, bar, sale gioco e biliardo), ed abitazioni private, nell’ambito di una vasta attività di contrasto al fenomeno dell’organizzazione e della raccolta di scommesse illegali. Al termine di questa prima fase dell’operazione, denominata “Outsider” – fuorigioco, sono state denunciate 15 persone per esercizio abusivo di attività di giochi e scommesse e sono stati sottoposti a sequestro oltre 80 fra computer ed apparecchiature informatiche, denaro contante ed assegni per oltre 113 mila euro. Inoltre, è stata rinvenuta e sequestrata importante documentazione contenente liste di clienti e somme di denaro giocate. Da un primo speditivo esame della stessa, si evince una significativa movimentazione di denaro raccolto nella attività di scommesse, pari a circa un milione di euro in soli 8 mesi. Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Ragusa, hanno interessato località in diverse province della Sicilia quali Porto Empedocle, Naro, Cianciana (AG), Gela (CL), Scordia (CT), Acate e Pedalino (RG), Ragusa città e Cava dè Tirreni (SA). Le risultanze investigative – comunicano le Fiamme Gialle – ipotizzano a carico degli indagati condotte dirette ad organizzare e raccogliere denaro attraverso agenzie di scommesse sportive a favore di allibratori esteri, non riconosciuti sul territorio nazionale da parte dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. L’attento lavoro di analisi di tutti i fenomeni osservati sul territorio, anche attraverso la mappatura ed il controllo economico eseguito nell’ambito del servizio di pubblica utilità 117, ha fatto emergere un fenomeno ampio e diffuso, costituito da una rete di imprenditori che presso le diverse agenzie o sale giochi, utilizzando insegne di società di raccolta di scommesse autorizzate in Italia, raccolgono giocate a favore di allibratori esteri, non riconosciuti e non autorizzati ad operare sul territorio nazionale. Le agenzie di scommesse controllate dai militari sono risultate tutte in possesso di un plafond, concesso dall’allibratore estero con sede a Malta mediante un suo conto corrente utilizzato per la gestione delle eventuali vincite a livello locale a disposizione degli utenti finali. Sono state scoperte anche le modalità operative attraverso le quali gli indagati provvedevano a ritirare a fine mese presso tutte le agenzie collegate, gli incassi delle giocate, pari a centinaia di migliaia di euro, a mezzo di fidati corrieri fino al successivo deposito in una banca operativa sull’Isola dei Cavalieri. Le indagini svolte hanno permesso di ricondurre al vertice della struttura il titolare di un’agenzia di scommesse di Ragusa, autorizzata da un concessionario italiano, ma, di fatto, collettore di tutte le scommesse operate presso le agenzie coinvolte e l’allibratore maltese. Per agevolare l’uscita del denaro contante dal territorio nazionale, i soggetti indagati al vertice dell’organizzazione hanno provveduto alla frammentazione delle poste portate al seguito nei viaggi alla volta di Malta, con partenza dal porto di Pozzallo o attraverso voli in partenza da Comiso e da Catania, frazionando le somme in importi sotto la soglia stabilita dalla normativa antiriciclaggio (10.000 euro), ma con sistematica cadenza mensile. cdn/AGIMEG