Il vice ministro all’Economia, Enrico Morando, risponde in commissione Finanze all’interrogazione del deputato Paglia (Si) che chiedeva di modificare la normativa che ha esteso il gioco delle scommesse al settore dilettantistico del calcio italiano per evitare combine. Il vice ministro Morando spiega che “sentiti i competenti Uffici, si ritiene di osservare preliminarmente come la soluzione proposta non appare in grado di conseguire il risultato perseguito, atteso che le organizzazioni criminali si avvalgono di un sistema di «scommesse illegali» e i relativi flussi finanziari non transitano, quindi, per il circuito legale dei concessionari di Stato”. Infatti, secondo Morando “escludere la Serie D dal palinsesto ufficiale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli avvantaggerebbe soltanto le reti non ufficiali. L’inclusione della Lega pro e della Serie D nel palinsesto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli costituisce, invece, un’opportunità per i controlli e un ostacolo maggiore per chi organizza le combine, dato che i sistemi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli consentono di conoscere nel dettaglio gli elementi della giocata. Più in generale, il sistema di monitoraggio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli delle scommesse sportive (GASS) genera in automatico «allert» quando si registrano anomalie in relazione a un gruppo predefinito di parametri. In questi casi, l’Agenzia invia una apposita segnalazione all’UISS (Figc, procura della Figc, osservatorio sportivo). Questa attività è condotta anche in stretta collaborazione con i concessionari della rete dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che segnalano eventuali anomalie registrate sui propri sistemi”. dar/AGIMEG