In Italia si grida allo scandalo per la decisione della Figc di scegliere come partner della nazionale italiana di calcio la multinazionale del gioco Intralot, ma all’estero operazioni simili sono la normalità già da tempo. La scelta di “betting partner” è stata infatti già annunciata in passato in altre nazioni, dove le scommesse hanno numeri paragonabili al contesto italiano. Accade tra la Fédération Française de Football e l’operatore di gioco PMU. Ancora, restando in Europa, la Football Association inglese ha stretto un lungo accordo invece con un importante operatore di scommesse Ladbrokes che, ad esempio, appare anche sul sito della federazione inglese. Nessun allarme sociale ha seguito l’accordo commerciale, poi confermato negli anni. Anzi, è stata colta l’occasione per promuovere il gioco legale, regolamentato dallo stato e nei binari della tutela del giocatore. Del resto, non sono solo le squadre nazionali a stringere accordi simili. In Serie A, tra gli altri, club come la Juve, la Roma, il Milan, la Samp, il Genoa, il Torino e la Fiorentina hanno avuto partner nel settore del betting. Spesso gli investimenti delle società di scommesse sono serviti a finanziare progetti per il sociale. A breve si festeggerà a Roma l’anniversario del nuovo campo di Pasolini, tornato a brillare per ospitare i rifugiati politici di Liberi Nantes. La Sisal, insieme alla Roma, hanno collaborato così per ridare vita allo storico impianto XXV Aprile, a Pietralata. All’estero come club si possono citare il Barcellona, il Real Madrid, il Leicester, campione d’Inghilterra, il Manchester United, campione di marketing, e l’Arsenal: tutte hanno legato il proprio marchio a quello dei bookmaker. In Inghilterra come in Spagna ancehe formazioni delle serie minori hanno tra gli sponsor, anche di maglia, operatori del mondo delle scommesse. Dalla nazionali, ai club, dai club ai giocatori. Alcune stelle del calcio sono così popolari da essere ambiti anche dalle internazionali del gioco. Totti, Cristiano Ronaldo e Neymar (come assi di altri sport) sono stati sponsor di società legate al gioco. Gli accordi come quelli tra Figc ed Intralot non provocano quindi scalpore all’estero mentre in Italia si è scomodato addirittura il Parlamento. cz/AGIMEG