Scommesse. Italia, Corte di Giustizia Eu chiamata a pronunciarsi su compatibilità bando di gara a principi norma comunitaria

I giudici del Tribunale di Reggio Calabria hanno sottoposto alla pronuncia dei Giudici della Corte Europea la norma in base alla quale è stato regolamentato l’ultimo bando di gara per il rilascio di concessioni di scommesse. I giudici chiedono se “l’articolo 49 TFUE, nonché i principi di parità di trattamento e di effettività debbano essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale in materia di giochi d ‘azzardo che preveda l’indizione di una nuova gara (così come regolamentata dall’art. [10, comma 9-]octies legge 26.04.2012 n.44) per il rilascio di concessioni avente clausole di esclusione dal bando per la mancanza del requisito di capacità economico-finanziaria in ragione dell’assenza di criteri alternativi rispetto a due referenze bancarie provenienti da due istituti finanziari differenti.
L’art. 47 della direttiva 2004/18/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, debba essere interpretato nel senso che osta ad una normativa nazionale in materia di giochi d’azzardo che preveda l’indizione di una nuova gara (così come regolamentata dall’art. [10, comma 9-]octies legge 26.04.2012 n. 44) per il rilascio di concessioni [avente clausole di esclusione dal bando per la mancanza del requisito] di capacità economico-finanziaria in ragione dell’assenza di documenti e scelte alternative così come previste dalla normativa sovranazionale”.