Pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’ordinanza, del 22 luglio scorso, con cui il Tar Puglia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sul distanziometro adottato con Legge Regionale Pugliese 43/2013. La vicenda riguardava la domanda di trasferimento di una agenzia di scommesse – collegata alla Gilupi – nel comune di Melendugno, in provincia di Lecce, domanda rifiutata dal Comune, in quanto i nuovi locali si trovavano a meno di 500 metri da un luogo sensibile. Nell’ordinanza del 22 luglio il Tar Lecce ha rilevato che il decreto Balduzzi prevedeva una ripianificazione delle sale da gioco, ripianificazione che tuttavia i Monopoli di Stato non hanno mai effettuato. Inoltre, mentre il decreto Balduzzi prevedeva che la ricollocazione delle macchine si applicasse “esclusivamente alle concessioni di raccolta di gioco pubblico bandite successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto”, la legge regionale “dispone che l’autorizzazione all’esercizio non venga più concessa nel caso di ubicazioni in un raggio non inferiore a cinquecento metri, sin dalla sua entrata in vigore”. “La Corte Costituzionale” spiega a Agimeg l’avv. Marco Calzolaro, legale della Gilupi, “dovrà sciogliere diversi dubbi, tra cui in confini tra la competenza in materia di ordine pubblico (riservata allo Stato) e quella in materia di sanità (su cui sono competenti invece anche le Regioni). Inoltre, dovrà stabilire se dopo l’entrata in vigore del decreto Balduzzi, le Regioni possano intervenire in maniera autonoma sulla questione delle distanze, o debbano invece attendere una decisione della Conferenza Unificata, cui la norma sulla ripianificazione delle sale fa riferimento”. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le parti hanno adesso 20 giorni per costituirsi e depositare memorie, la data dell’udienza verrà fissata in seguito, presumibilmente si svolgerà nell’arco di 6-12 mesi. lp/AGIMEG