Scommesse e gioco online, sanzioni a PVR per computer connessi da internet: Corte di Cassazione solleva questione di legittimità costituzionale

La Suprema Corte di Cassazione ha rinviato a nuovo ruolo alcuni ricorsi, sospendendo quindi la decisione degli stessi, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale sulle questioni di legittimità costituzionale degli articoli 7, comma 3quater del D.L. 158/2012 (cd. Balduzzi) e dell’art. 1, comma 923 della legge n. 208/2015 (norma che ha introdotto la sanzione pecuniaria di € 20.000,00 per la violazione del divieto di messa a disposizione nei PVR di computer connessi ad internet).

Accogliendo le eccezioni di incostituzionalità di tali norme formulate dall’Avv. Fernando Petrivelli nei ricorsi proposti a difesa di alcuni PVR (Punti Vendita Ricariche), la Corte di Cassazione si accinge a sollevare questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte Costituzionale, ritenendo evidentemente tali precetti legislativi contrari ad una o più norme della Costituzione e della Carta Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU).

Definizione dell’incidente di costituzionalità

Questo quanto si desume da un’Ordinanza interlocutoria pubblicata dalla Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione in uno dei procedimenti promossi dall’Avvocato Fernando Petrivelli che è stato rinviato a nuovo ruolo “in attesa della definizione dell’incidente di costituzionalità” come si legge nel provvedimento dei Giudici di Piazza Cavour.

In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla questione di legittimità delle norme in questione,  diversi operatori fanno sapere che sarebbe legittimo attendersi da parte degli uffici territoriali di ADM una “moratoria” nell’applicazione delle sanzioni pecuniarie per la violazione  dell’art. 7, comma 3 quater del DL n. 158/2012 soprattutto in considerazione degli effetti di una eventuale pronuncia di incostituzionalità di tali norme. lp/AGIMEG