Flussi anomali, scommesse sospese e interrogatorio da parte di esponenti della procura federale a capitani e allenatori delle due squadre. Insolito terzo tempo allo stadio Mazzella di Ischia, per il match fra i gialloverdi campani e la Fidelis Andria, giocato sabato e concluso sul punteggio di 0-0. Al di là del risultato, la sfida verrà ricordata soprattutto per i flussi anomali che hanno convinto le agenzie di scommesse sportive MatchPoint, Lottomatica e Snai a eliminare dal palinsesto le quote della gara e spinto la Figc a vederci chiaro nell’immediato post-partita.
Così, subito dopo il triplice fischio del direttore di gara, i tecnici Nello Di Costanzo e Luca D’Angelo e i due capitani Gennaro Armeno e Mariano Stendardo sono stati interrogati negli spogliatoi dagli esponenti della procura, che hanno chiesto informazioni sull’andamento della gara e su eventuali contatti tra le due società per influenzare il risultato. Un punteggio che sarebbe potuto cambiare dopo un’ora di gioco, quando l’Andria ha beneficiato di un rigore che, però, Bollino ha calciato sul palo. Neppure l’inferiorità numerica dell’Ischia – riporta – Repubblica.it – ha pesato sull’esito della contesa, terminata senza reti.
Non è la prima volta che la Fidelis Andria deve difendersi dalle accuse di combine. Era accaduto anche dopo il derby con il Foggia dello scorso ottobre, deciso a favore dei rossoneri da un gol al 93′, che Federbet
aveva legato al flusso anomalo di quote nel finale. Ma il clima di quella sfida, in campo e fuori, era stato tutt’altro che amichevole ed entrambe le società hanno risposto in maniera forte alle accuse. E pronta, anche da Ischia, arriva la posizione del club andriese, affidata al ds Piero Doronzo: “Chi ha visto bene la gara si sarà reso conto che la stessa è stata giocata senza esclusioni di colpi, una partita in altre parole maschia e combattuta”. lp/AGIMEG