E’ attesa nel giro di due mesi la sentenza del Consiglio di Stato sui contratti di gestione che alcuni concessionari delle scommesse proponevano alle agenzie. La questione era stata sollevata in origine dal sindacato Agisco per chiedere all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli un maggiore controllo sui contratti fatti firmare alla rete delle scommesse: alcune clausole prevedevano una durata del rapporto e modalità di recesso non conformi a quanto disposto dall’art. 15 della convenzione di concessione stipulata tra ADM e concessionari. Questa norma prevede infatti che i contratti stipulati tra i concessionari e i gestori delle agenzie debbano avere dei contenuti minimi, tra cui l’indicazione dell’efficacia del contratto, comunque non superiore alla durata della concessione. Nel marzo 2017, in primo grado, il Tar ha accolto il ricorso del sindacato intimando all’ADM di chiarire “se e con quali modalità ha esercitato il preventivo controllo con esibizione dei relativi atti”. O in alternativa “dovrà esercitare lo stesso ora per allora notiziando Agisco dei risultati dell’esercizio del potere”. La sentenza è stata però impugnata sia dall’Amministrazione, sia da Snai, che hanno appunto portato la questione di fronte al Consiglio di Stato. lp/AGIMEG