Scommesse, Dl Enti locali: il Governo pensa alla riapertura dei termini della sanatoria per le sale non autorizzate

Il Governo sta pensando di riaprire i termini della sanatoria per consentire alle agenzie di scommesse collegate ai bookmaker esteri che non avevano aderito alla sanatoria della precedente manovra, un’altra possibilità per regolarizzare la propria posizione. L’idea sarebbe quella di riprendere l’ordine del giorno al Decreto “Milleproroghe” presentato dalla senatrice Maria Spilabotte (Pd) nel febbraio scorso con il quale si chiedeva  “l’opportunità, per quegli operatori che abbiano aderito alla sanatoria in maniera rilevante ovvero che abbiano presentato un’istanza di regolarizzazione di almeno 700 centri di una proroga per il perfezionamento delle adesioni delle istanze già presentate, di almeno 60 giorni dalla data prevista dalla normativa (31 gennaio 2016), considerato l’esiguo lasso temporale concesso dal legislatore oggettivamente non sufficiente e di modificare il ‘fee’, con l’esborso per ogni centro sanato della somma di euro 3000 (tremila/00 euro) quale adeguamento proporzionale al ridotto tempo di esercizio (4 mesi) maggiorato del 20%, conformemente alla relazione tecnica dei monopoli”. Si tratterebbe dell’ennesimo passo del Governo che attraverso le due precedenti sanatorie ha portato alla regolarizzazione di 2192 ctd condonati e altre 327 richieste di adesione presentate. Previsto anche un inasprimento delle sanzioni per chi continua a operare senza autorizzazione. L’occasione per dar inizio alla terza fase della sanatoria potrebbe essere il Decreto Enti Locali, al momento all’esame della Commissione Bilancio della Camera e domani dovrebbero arrivare gli emendamenti. L’importo da versare una tantum potrebbe essere più basso rispetto ai 10mila fissati per i centri che hanno aderito alle precedenti sanatorie. lp/AGIMEG