Non rendere remunerativo l’investimento a causa della limitata durata delle concessioni, appare smentito dalla partecipazione alla gara da parte di numerosi gruppi di operatori anche stranieri. E’ quanto afferma Sergio Fiorentino, dell’avvocatura di Stato alla Corte di Giustizia Europea. Gli investimenti iniziali non sono proibitivi e comunque possono rientrare “nell’arco di un quadriennio – ha proseguito -. Non è chiaro comunque quale possa essere il vantaggio dato ai procedenti concessionari. Stanleybet opera sul mercato italiano da tempo e dispone di esercizi affiliati dotati di mezzi telematici, schermi televisivi e per il virtual gaming. Chi dispone di una rete del genere potrebbe utilizzarla nell’attività di concessione, visto che ha già ammortizzato gli asset in questione”. “E’ più agevole ed economico gestire delle licenze che scadono contemporaneamente, essendo così possibile ricollocare tutti i diritti oggetto di gara. In questo modo si garantisce una corretta concorrenza”. lp/AGIMEG