Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha respinto il ricorso di una sala scommesse contro il Comune di Venezia per la sospensione dell’efficacia della sentenza del 27 giugno 2017, concernente la diffida sine die alla prosecuzione dell’attività. Nella sentenza si è considerato legittimo il provvedimento comunale con cui si diffida dall’esercizio di una sala pubblica da gioco perché situata a breve distanza da luoghi considerati “sensibili”. “Ritenuto che non sussistono i presupposti di eccezionale gravità ed urgenza che giustifichino, in prospettiva cautelare, l’inibitoria dell’efficacia della sentenza impugnata” il Consiglio di Stato respinge l’istanza cautelare. lp/AGIMEG