“Andrea Belotti non ha firmato al momento e non credo abbia voglia di firmare”. Giorni caldi, caldissimi quelli che stanno vivendo presidenti e attaccanti del campionato italiano. Così dopo il comunicato di Rocco Commisso su Dusan Vlhovic sono arrivate le dichiarazioni di Urbano Cairo nei confronti del Gallo, in scadenza di contratto con il Torino il prossimo giugno. Il capitano granata, a 28 anni da compiere, è nel pieno della maturità calcistica e, nei prossimi mesi, dovrà decidere quale sarà il suo futuro. Ovviamente le parole di Cairo non lasciano ben sperare ma c’è quel “al momento” che potrebbe fare tutta la differenza del mondo. Così, secondo gli esperti di Sisal Matchpoint, la permanenza di Belotti al Torino rimane l’ipotesi più probabile essendo in quota a 2,50. Però non è detto che le due storie, quella all’ombra della Mole e l’altra sulle rive dell’Arno, non possano incrociarsi. La Fiorentina, infatti, dovesse perdere Vlahovic avrebbe bisogno di un nuovo leader in attacco e il profilo del Gallo sarebbe perfetto per Italiano tanto che vederlo in viola si gioca a 3,75. C’è poi chi, come il Milan, dovrà fare i conti, la prossima stagione con la carta di identità dei suoi attaccanti: Ibrahimovic ha appena spento 40 candeline mentre Olivier Giroud si è limitato a 35. L’attaccante della Nazionale potrebbe così diventare il terminale offensivo dei rossoneri qualora in casa Milan si decidesse di abbassare l’età media anche in avanti: Belotti che si veste di rossonero è dato a 4,50. Se l’ipotesi estero, con il Tottenham dato a 7,50 sempre in prima fila, non entusiasma il Gallo, non è da escludere un clamoroso passaggio da una sponda all’altra di Torino. La Juventus, non è un mistero, sogna Vlahovic ma se ci dovessero essere difficoltà per arrivare all’attaccante serbo, in casa bianconera si potrebbe guardare anche ai cugini e al loro attuale capitano. Uno scenario non semplice, al momento, ma neanche così impossibile vista la quota di 7,50 per vedere Andrea Belotti fare il percorso inverso compiuto, negli ultimi mesi, da Mandragora e Pjaca, passati dalla Juventus al Toro. lp/AGIMEG