Bet365, Ladbrokes e William Hill sotto la lente dell’Interpol. L’indiscrezione arriva dall’Australia: secondo il quotidiano “The Australian” la polizia internazionale è stata contattata dalla polizia federale australiana (AFP), che non ha giurisdizione sulle tre compagnie di scommesse con base fuori dai confini nazionali. L’AFP si è mossa a seguito di una denuncia da parte dell’Australian Communications & Media Authority (ACMA), l’Autorità per le comunicazioni e i media del Paese. Secondo quanto stabilito dall’Australian Interactive Gambling Act del 2001, le scommesse possono essere effettuate solamente o per telefono o di persona presso un punto vendita. Nel corso degli ultimi mesi, tuttavia, i tre operatori avrebbero introdotto applicazioni di scommesse che utilizzano la tecnologia di riconoscimento vocale degli smartphone – la ‘Quickcall’ o ‘Click to Call’ – per piazzare le scommesse senza passare per la tradizionale telefonata, un escamotage che per l’ACMA è illegale. A rischiare maggiormente tra i tre colossi del betting sarebbe William Hill, il cui sito è ospitato localmente su un server: la polizia federale australiana starebbe a tal riguardo valutando la legittimità del servizio William Hill Click to Call. lp/AGIMEG