Ci sono anche tre partite di Liga di quest’anno su cui “Ci sono stati flussi anomali di scommesse”: “Huesca-Valencia (2-6, 5 maggio), e Betis-Huesca (2-1, 12 maggio) Valladolid-Valencia (0-2, del 18 maggio). E’ quanto spiega ad Agimeg Francesco Baranca, presidente di Federbet – associazione che riunisce i bookmaker di tutto il mondo per confrontare l’andamento delle quote e delle scommesse, per scovare possibili combine – commentando lo scandalo scommesse che oggi ha sconvolto il calcio spagnolo. Tutto però nasce diverso tempo fa “Da quel Huesca-Gimnàstic de Tarragona di Segunda Division dello scorso anno, già balzato sotto i riflettori” commenta Baranca. “All’epoca avevamo segnalato che c’era stato un movimento di scommesse gigantesco, milioni di euro coinvolti. E in parte queste scommesse erano state piazzate in Ucraina, sul primo tempo 0-0 e risultato finale 0-1”. Il copione è sempre lo stesso: “le scommesse partono in Spagna, ma poi tutti i bookmaker hanno chiuso le giocate”. Poi si va all’estero: “Abbiamo registrato flussi anomali in Ucraina e Russia, perché la gente lì dovrebbe sapere come finiscono i risultati di primo e secondo tempo?” E alla fine le scommesse arrivano in Asia: “per forza di cose, visto che c’era una quantità enorme di soldi da scaricare…” Da lì sono comunque “La polizia ha iniziato a investigare, anche grazie a una denuncia della Liga”. Le presunte combine non solo sarebbero continuate anche quest’anno, ma si sarebbero allargate anche alla Liga: “In mezzo ci sono club come il Valladolid, e c’è ancora l’Huesca che nel frattempo è passato in Primera División”. Quello che colpisce subito è che siano coinvolti tanti giocatori importanti: “bisogna distinguere il calciatore-calciatore dal calciatore-scommettitore. Puoi essere un calciatore importantissimo, ma sei hai problemi di gioco ti metti nei guai comunque”, commenta Baranca. Si tratta in sostanza di atleti che potrebbero aver contratto forti debiti di gioco, e si sarebbero quindi esposti a dei ricatti, oppure “di persone talmente avvezze a giocare, che alla fine il passaggio è molto facile”. Al momento non è possibile dire se questi giocatori abbiano scommesso anche sulle partite che disputavano “Ma sia Raul Bravo, sia Saiz hanno transitato nel Huesca, evidentemente l’epicentro è quello”. Ma per Baranca potrebbero essere coinvolti anche i vertici dei club: “Dai numeri, dall’andamento delle quote, e dal tipo di scommesse che sono state piazzate (risultato esatto di primo e secondo tempo), sembrava una cosa organizzata alla grande. In sostanza dovevano saperlo tutti. E’ l’ennesima dimostrazione che questo fenomeno non si fermerà mai”. gr/AGIMEG