Scommesse, il bando Monti al vaglio della Corte Costituzionale. A breve l’udienza su un ctd Bet1128

Il bando Monti viene sottoposto oggi al vaglio della Corte di Costituzionale‎, l’udienza relativa a un ctd Bet1128 si celebrerà infatti a breve. A sollevare la questione di legittimità costituzionale, è stato – nel novembre 2014 – il Tribunale di Bari, nel corso di un procedimento penale, per raccolta abusiva di scommesse, avviato nei confronti di un centro parallelo. Il ctd non aveva partecipato al bando Monti, e di fronte al giudice pugliese aveva sostenuto che la minor durata di quelle concessioni – tre anni e mezzo, contro gli almeno nove anni dei titoli rilasciati con le precedenti gare – fosse discriminatoria, e non consentisse di recuperare gli investimenti effettuati.‎ Il Tribunale pugliese ha anche sollevato una questione pregiudiziale  sui canali e le sedi ammessi per la raccolta delle scommesse. Ha chiesto infatti se sia legittimo che la raccolta possa avvenire “esclusivamente nelle sedi  e  con le modalità‎ previste dalla relativa convenzione di concessione, con esclusione di qualsiasi altra sede, modalità o apparecchiatura che ne permetta la partecipazione telematica”. Se la Corte Costituzionale dichiarasse illegittime queste previsioni, i centri e i bookmaker che non hanno partecipato al bando Monti per la durata eccessivamente ridotta delle concessioni non potrebbero essere incriminati per raccolta non autorizzata di scommesse. Si tratterebbe si un ulteriore profilo di illegittimità, che si affiancherebbe a quello – censurato dalla Corte di Giustizia Europea con la sentenza Laezza – riguardante la clausola di cessione gratuita della rete. gr/AGIMEG