“Sono contenta per questo ruolo, sebbene mi renda conto di quali sono le responsabilità che comporta lavorare in questo campo”. E’ quanto dichiarato da Laura Coccia, parlamentare Pd ed ex-atleta disabile, dopo aver ricevuto la delega sul calcio dal vicesegretario del PD Guerini. “Il settore calcio va assolutamente rinnovato, servono regole chiare. Le ultime vicende sul calcio scommesse sono solo la punta dell’iceberg, con preoccupante periodicita’ questo problema torna alla luce. Sto gia’ lavorando a progetti per rinnovare e fare chiarezza. Mettero’ in campo le mie migliori energie per svolgere al meglio questo compito”, ha concluso la parlamentare.
Non è la prima volta che la Coccia parla di scommesse. Una sua proposta del marzo 2014, poi finita nel dimenticatoio, aveva già attirato l’attenzione del mondo del betting. “Abbiamo individuato nelle scommesse sportive la possibilità di offrire una copertura per i primi tre anni alla nostra proposta di legge. In questo modo puntiamo a recuperare circa 400 milioni di euro l’anno”. Era il 4 marzo del 2014 quando la deputata del PD presentava la proposta di legge per rafforzare il ruolo dello sport nella formazione scolastica. “Chiediamo un 5%” disse la Coccia, che deve aver fatto un errore nei calcoli. Nel 2013 furono puntati nelle scommesse 3,8 miliardi, ma si tratta del volume di gioco complessivo, non quello che incassano i bookmaker: in un mercato di grande concorrenza tra i bookmaker c’è chi arriva a restituire in vincita ai giocatori anche il 95%.
In questo modo” ha aggiunto Coccia, “potremmo proporre una cultura migliore dello sport. Lo sport deve essere un’emozione di gruppo, le scommesse non sono sport, ma sono un male. Chiediamo un 5% per sostenere una grande iniziativa: vogliamo promuovere una cultura dello sport, al posto di una cultura delle scommesse. Anche perché, ogni euro investito sullo sport, vale tre euro per il futuro. lp/AGIMEG