“Il Decreto Dignità ha avuto effetti importanti sul mercato, con un’accelerazione digitale, negli ultimi cinque anni, che ha portato a nuove forme di marketing. Il mondo del web reagisce ad una velocità superiore rispetto alle norme. In merito alle linee guida Agcom, applicarle è impossibile, visto che l’accelerazione digitale è più veloce delle norme. Il combinato disposto tra decreto dignità e nuove forme di marketing è la nuova non normalità del gaming. Siamo usciti dalle campagne tradizionali del branding, i concessionari del gioco a distanza devono avere diverse accortezze, i cui aspetti legali vanno ben attenzionati, ma vanno soppesati sull’investimento della società: ciò ha portato l’allargamento ai nuovi canali, a seguito delle linee guida gli operatori si sono infatti dovuti adattare a canali del ‘for fun’ cercando poi la verticalizzazione sul ‘for real’, così come a nuove offerte di fidelizzazione, a nuove piattaforme. Tutto questo ha creato la ristrettezza di quella norma applicato ad un mondo la cui velocità è superiore rispetto a quanto siamo abituati”. E’ quanto ha dichiarato Stefano Sbordoni, Partner Sbordoni&Partners, nel corso di un evento online.
“Trovandoci in una situazione particolare, parlare di compliance è molto difficile: in una situazione anomala si devono trovare nel mondo del web delle soluzioni e delle vie di fuga, che sono la nuova normalità. In altre parole, l’effetto di decreto dignità combinato con linee guida Agcom ha creato un diritto parallelo. Si deve parlare oggi di una compliance alternativa”. cr/AGIMEG