Prende il via l’esame dell’Aula della Camera del decreto Sblocca Italia, presentati una serie di emendamenti che riguardano i giochi. Nella maggior parte dei casi si tratta di interventi tesi a assicurare la copertura economica. Fa eccezione l’on. Grimoldi (LNA) che con due proposte di modifica chiede la riapertura del Casinò di San Pellegrino. In una in particolare chiede di asseganre 20 milioni di euro “al Comune di San Pellegrino Terme in Provincia di Bergamo per la realizzazione dei lavori di restauro e recupero del complesso monumentale del Grand Hotel, ai fini dell’apertura del Casinò o Casa da gioco nel medesimo Comune di San Pellegrino Terme”.
L’on Prodani del Movimento 5 Stelle chiede di trarre 5 milioni dall’aumento degli aggi concessori per finanziare parzialmente l’implementazione di un sistema telematico centrale per la nautica da diporto. Nella proposta di modifica si dispone che, “Quanto a 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, entro 30 giorni dalla data di conversione del presente decreto-legge, il Ministero dell’economia e finanze – Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, è autorizzato ad emanare, con propri decreti dirigenziali, disposizioni volte a modificare la misura del prelievo erariale unico, attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita al fine di conseguire un maggior gettito non inferiore a 10 milioni di euro annui”.
L’on. Lavagno (Sel) e altri, chiedono invece di sopperire al minor gettito causato dall’introduzione di alcune agevolazioni fiscali per degli interventi su immobili con un aumento del prelievo sui giochi. “A copertura degli oneri di cui al comma 10-bis, il Ministero dell’economia e delle finanze, Agenzia delle dogane e dei monopoli, con proprio decreto dirigenziale, adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, provvede ad incrementare la misura del prelievo erariale unico in materia di giochi pubblici al fine di assicurare maggiori entrate pari a 10 milioni di euro per il 2014, e 30 milioni dal 2015 al 2024.” recita l’emendamento.
L’on. Ricciatti (Sel) e altri chiedono invece un aumento dello 0,5% sul preu degli apparecchi da gioco (riducendo al contempo il payout) per finanziare un fondo per lo sviluppo e la patrimonializzazione dei Confidi nel Mezzogiorno. ” Il Ministero dell’economia e delle finanze – Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, con propri decreti dirigenziali adottati entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, emana le disposizioni, in materia di apparecchi da intrattenimento di cui, all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, necessarie per incrementare di 0,5 punti percentuali la misura del prelievo erariale unico e per ridurre di 0,5 punti percentuali la quota della raccolta lorda destinata al compenso per le attività di gestione”. rg/AGIMEG