SBC Summit 2024, panel “A new era for the Italian gaming market”: gli interventi di Sbordoni, Castaldo (Ceo Microgame) e Tirabassi (Ficom Leisure)

SBC Summit 2024 di Lisbona, uno degli eventi più attesi del settore del gioco, ha dedicato una grande attenzione al mercato italiano organizzando un panel dal titolo “A new era for the Italian gaming market” in cui sono intervenuti l’avvocato Stefano Sbordoni, Marco Castaldo (Ceo Migrogame) e Christian Tirabassi (Senior Partner, Ficom Leisure – Gaming Advisory & Investments).

Il primo ad intervenire è stato l’avvocato Stefano Sbordoni che ha ricordato i termini della riforma del settore dei giochi, con particolare riferimento al decreto che prevede anche la gara per le nuove concessioni online. L’aspettativa – sottolinea Sbordoni – è tra la fine del 2024 e inizio 2025 per la pubblicazione del bando. Ha ripercorso successivamente le norme generali e i principi del settore dell’online che viene rivisitato con una normativa in accordo con l’evoluzione del comparto. L’avvocato ha poi ricordato i sei punti chiave della riforma e ha precisato anche che ciascuna concessione può essere legata ad un solo brand e il limite massimo di concessioni acquistabili da un solo gruppo ammonta a 5.

Marco Castaldo CEO di Microgame

Marco Castaldo ha rimarcato la posizione degli operatori e sottolineato che il mercato si sta verticalizzando sempre di più. Il Ceo di Microgame ha poi analizzato la nuove regole per i provider o B2B che, con le nuove regole, avranno bisogno di una licenza anche loro e ciò pone un nuovo vincolo a questo tipo di mercato.

E’, infine, intervenuto Christian Tirabassi che ha innanzitutto evidenziato i numeri della raccolta globale e del GGR per l’online che giustificano l’importo alto dei 7 milioni per le concessioni online poiché ci sono i margini di guadagno necessari. Tirabassi prevede circa 20-30 assegnatari per le nuove licenze, ma potrebbero anche essere di più. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla situazione dei PVR considerati necessari anche a causa del bando sulla pubblicità dei giochi. ac/AGIMEG